Terre del Reno
9 Agosto 2015
La Chief onlus unica italiana riconosciuta dal Blue Shield. Tra i fondatori Stefania Agarossi di San Carlo

Il volontariato ferrarese che difende la cultura

di Redazione | 3 min

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San Carlo. Lo Scudo Blu Internazionale, sulla base della valutazione della mission e delle attività formative e operative svolte in questi anni nell’ambito della tutela e salvaguardia dei Beni Culturali, ha recentemente inserito sul proprio sito Chief onlus, quale prima e unica rappresentante italiana, nella lista delle attuali quattro organizzazioni del mondo che – accanto ai 26 comitati nazionali registrati e ai 22 costituendi – sono riconosciute come operanti nella protezione del patrimonio culturale.

Tra i cinque fondatori di questa associazione – provenienti da Emilia Romagna, Liguria e Piemonte – anche una ferrarese, Stefania Agarossi, di San Carlo, epicentro del sisma 2012. “Chief sta per Cultural Heritage International Emergency Force – spiega la Agarossi -, una realtà operativa nel mondo del volontariato italiano che nasce nel 2013, frutto di un sodalizio nato sulle macerie dell’Oratorio Ghisilieri Chiesa Vecchia di San Carlo, uno dei simboli culturali del Sisma 2012. In Chief – prosegue Agarossi – all’insegna della protezione dei Beni culturali in area di crisi, sono confluite tutte le rispettive esperienze dirette, a partire dall’Aquila 2009, passando per il Sisma 2012 emiliano, attraverso le ripetute alluvioni liguri di questi anni, l’ultima delle quali nell’autunno 2014, e competenze acquisite nel settore dei Beni Culturali, della Protezione Civile, della Gestione del rischio e delle Emergenze”.

Stefania Agarossi, responsabile del coordinamento organizzativo e operativo dell’associazione, è laureata in Storia Medievale, è paleografa e archivista, volontaria di Protezione Civile in forza a Avtpcsa di Sant’Agostino e da anni è impegnata nel recupero e conservazione dell’Oratorio Ghisilieri – Chiesa Vecchia di San Carlo – insieme all’omonima associazione – piccolo gioiello seicentesco del Barocco Italiano, tra i pochi esempi nel Ferrarese.

“La nostra missione è promuovere la condivisione del valore della resilienza quale strumento imprescindibile di sviluppo sostenibile civile e culturale – afferma Agarossi – nella consapevolezza dell’importanza, nell’ambito della gestione delle Emergenze dei Beni Culturali, del riuscire a soddisfare la richiesta di volontariato formato e riconosciuto da parte degli enti competenti deputati al controllo e gestione del territorio durante gli eventi calamitosi”.

Proprio lo scorso ottobre Chief è stata incaricata dal Comune di Genova, con la supervisione della competente Soprintendenza, per una operazione di “primo soccorso” al Cimitero Monumentale di Staglieno. L’intervento è stato portato a termine con successo in 5 giorni, grazie al contributo e impegno di 80 volontari liguri, provenienti dal settore degli operatori dei Beni Culturali e dalla Culmv, la Compagnia unica del Porto di Genova. Il cantiere operativo era a Genova, la segreteria organizzativa nel Ferrarese. Fondamentale, per il reperimento di materiali attrezzature ed equipaggiamento per i volontari, la “rete” creata con associazioni locali liguri, ma anche emiliane – come Covale, Coordinamento Volontari Alluvione Emilia 2014 – e diversi privati.

“Questo importante riconoscimento internazionale – a parlare è Barbara Caranza, ligure, presidente di Chief – viene dedicato con orgoglio e riconoscenza all’impegno e dedizione di tutti i volontari, nonché di tutti coloro che nei più diversi modi hanno in questi anni creduto e sostenuto Chief nelle sue attività per la tutela e salvaguardia dei Beni Culturali durante le emergenze”.

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