Lido di Spina. I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Comacchio hanno arrestato un giovane di 22 anni, sospettato di essere l’autore della violenza sessuale compiuta lo scorso 26 aprile nei confronti di una studentessa minorenne.
Quella sera la ragazza, 17 anni, era uscita per festeggiare insieme a un’amica il termine di uno stage scolastico. In discoteca, dove viene accompagnata fin davanti all’ingresso dai genitori, incontra altre amiche. Ballano, scherzano, si divertono. Il gruppetto di ragazze viene notato da sei giovani di origine pachistana, residenti nell’Argentano. Uno di loro mostra subito interesse per la 17enne, la quale, dopo un po’ di tempo trascorso con il corteggiatore, viene convinta a seguirlo all’esterno del locale.
Qui la giovane viene costretta a seguire il giovane all’interno della sua auto, in sosta in un punto buio del parcheggio retrostante, un’area aperta al pubblico, non di proprietà della discoteca. Approfittando delle circostanze il 22enne, dopo aver chiuso le portiere della vettura con le sicure, immobilizza la giovane e consuma la violenza sessuale. La ragazza riesce alla fine a liberarsi e raggiunge il gruppo di amici che, nel frattempo, preoccupati, la stavano cercando all’esterno.
Nonostante l’immediato intervento dei carabinieri non era però stato possibile, al momento, risalire all’autore dello stupro. La vittima, non conoscendone l’identità, era riuscita a fornire solo pochi elementi identificativi. L’immediato avvio della difficile attività investigativa ha preso spunto dalla meticolosa valutazione degli elementi raccolti.
I carabinieri del Nucleo operativo si sono concentrati su un gruppo di giovani di origini pakistane residenti vicino ad Argenta e in particolare su uno di loro, A.A.. Il cerchio attorno al sospettato si è man mano ristretto, fino ad arrivare all’identificazione fotografica da parte della vittima e ai risultati dell’esame del dna estrapolato dai vestiti della ragazza.
A questo punto il pm Giuseppe Tittaferrante ha chiesto e ottenuto dal gip Monica Bighetti una ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento restrittivo. che prevede gli arresti domiciliari, gli è stato notificato a casa. Qui lo attendevano i carabinieri. Lui era uscito con gli amici, stava rientrando per uscire di nuovo e passare un’altra serata in discoteca.