Una fedina penale lunga che non lascia adito a troppi dubbi: furto, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, atti osceni, porto abusivo d’arma, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento e detenzione di stupefacenti. Questi i reati per cui il 50enne ferrarese M.B. è stato denunciato e ha subito numerose condanne, l’ultima delle quali relativa a quando nell’estate del 2013, palesemente ubriaco, importunò i clienti di un negozio di telefonia in via San Romano con insulti e minacce, per poi scagliarsi contro e afferrare per il collo uno dei carabinieri intervenuto per fermarlo.
Reati per cui il 50enne avrebbe dovuto essere detenuto nel carcere di via Arginone, in seguito al provvedimento emesso dal tribunale lo scorso 7 luglio. Ma non è lì che lo hanno trovato gli agenti delle volanti della polizia di Stato, ma bensì in piazzale Castellina. Completamente ubriaco e ferito alla testa dopo essere crollato al suolo.
Gli agenti erano state allertate poco prima dal vicinato, che si era accorto di una persona stesa sulla strada. Ma, una volta sul posto, i poliziotti hanno immediatamente riconosciuto la persona, pluripregiudicata e arrestata in numerose occasioni, e hanno capito che lo stato confusionale in cui si trovava era causato più dall’alcol che dalla ferita in testa, che si era procurato poco prima incespicando. E infatti i risultati delle analisi alcolometriche erano quasi da Guinness dei primati, con ben 3 g/l, ben sei volte al di sopra del limite consentito per condurre un veicolo.
Il 50enne è stato prelevato da un’ambulanza e portato all’ospedale di Cona, dove in un primo momento, secondo la questura “non occorreva la vigilanza in quanto la persona era ampiamente sedata”. Una volta ripreso dalla ‘sbronza’, gli agenti hanno notificato all’uomo il provvedimento del tribunale, con conseguente trasferimento in carcere dove dovrà espiare una pena di 2 anni e 10 mesi, oltre a dover pagare un’ammenda da 150 euro. Non certo il migliore dei risvegli, dopo una serata di bagordi.