Copparo
31 Luglio 2015
I carabinieri lo ritengono responsabile della serie di furti nel Copparese

Truffe dell’acqua contaminata, arrestato un terzo giostraio

di Redazione | 2 min

carabinieri copparo 2Copparo. I carabinieri della Compagnia di Copparo hanno arrestato una terza persona sospettata di far parte della banda dei giostrai che nell’aprile scorso aveva seminato il panico nella cittadina con una serie di furti in abitazione ai danni di anziani.

In quell’occasione, era il 21 aprile, finirono in manette A.S. di 28 anni, abitante in provincia di Rovigo, e G.I.P., di 27 anni, residente in provincia di Torino. I due si qualificavano come tecnici dell’acqua fingendo di dover effettuare la verifica dell’impianto idrico per la possibile presenza sostanze contaminate, riuscendo così a rubare denaro e monili in oro.

Alla cattura era sfuggita una terza persona, grazie a una rocambolesca fuga. Gli inquirenti da allora hanno continuato le indagini e ora sono arrivati a P.N., giostraio di 52 anni, pluripregiudicato, residente in provincia di Torino. Le successive indagini dei militari hanno permesso di acquisire pesanti indizi nei confronti del 52enne e di ottenere dalla procura la richiesta di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Ferrara.

Nel corso degli accertamenti e delle perquisizioni operate dai militari, vennero rinvenute due radio ricetrasmittenti, un gilet di colore grigio ed un paio di occhiali senza lenti, utilizzati dai malfattori per perpetrare con l’inganno i furti o le truffe in danno delle persone anziane. Tale materiale serviva per simulare la casacca solitamente indossata dal personale che effettua i controlli sui contatori dell’acqua e per sottrarsi all’eventuale identificazione.

Con gli apparecchi radio i malfattori raggiravano le vittime simulando contatti con presunto personale tecnico per convincere le persone anziane a “mettere al sicuro” l’oro e le somme di denaro da possibili inquinamenti dell’acqua.

L’arresto è stato eseguito presso la casa circondariale di Mantova dove P.N., al quale viene contestata anche la truffa e la resistenza a pubblico ufficiale, è detenuto da giugno per altro motivo. L’attività investigativa continua e non si escludono ulteriori sviluppi.

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