Lettere al Direttore
31 Luglio 2015

Azione Carife: “La nuova gestione porti vitalità”

di Redazione | 3 min

Buongiorno a tutti,
rappresento “Azione Carife”, che è l’Associazione degli azionisti dipendenti della Cassa di Risparmio di Ferrara.

La nostra Associazione accoglie positivamente l’intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a salvaguardia della Cassa di Risparmio di Ferrara. Tale iniziativa è ancora più apprezzabile considerando che parte dei finanziamenti al Fondo provengono da banche in competizione diretta con Carife, elemento che evidenzia la forza e la solidarietà del sistema bancario nazionale.

Auspichiamo che l’aumento di capitale e la nuova gestione portino ad una rinnovata vitalità della banca, che dal 2009 ha vissuto un costante declino, particolarmente accentuato negli ultimi due anni di gestione commissariale.

La relazione depositata dai Commissari cita interventi di taglio dei costi, taglio dei dipendenti, cessioni di filiali, riorganizzazioni più o meno significative, ma non dedica una parola al rilancio dell’attività bancaria, che pure era stato fra i punti sui quali essi avevano più insistito in fase di insediamento. L’evidente diminuzione di patrimonio dai 384,5 mln del bilancio 2012 agli 11 mln indicati nella suddetta relazione non può certamente essere spiegata soltanto dai vincoli propri dell’amministrazione straordinaria, dai risultati di passate gestioni o dalla situazione di crisi economica del territorio, ma dovrà essere approfondita ed analizzata con grande rigore. All’esito della pubblicazione del bilancio, per la nostra Associazione sarà opportuno e doveroso valutare ogni iniziativa a tutela dei propri iscritti.

L’attribuzione del valore di 27 centesimi di euro all’azione Carife ha generato diverse polemiche sugli organi di stampa. Noi abbiamo ritenuto di non intervenire nel dibattito, ma evidenziamo che il valore dell’azione non sta scontando l’esito della vicenda Commercio e Finanza, sulla quale i Commissari non si sono pronunciati, e che potrebbe ridurre in modo significativo la dotazione patrimoniale della Banca e, di riflesso, il valore dell’azione.

Relativamente all’emissione dei warrant, che apprezziamo quale volontà di futuro rafforzamento del capitale sociale e di vicinanza al territorio, pur concordando con l’esigenza di terminare al più presto la gestione commissariale, sottolineiamo che le motivazioni addotte per escludere il diritto di opzione riservato agli attuali azionisti non ci appaiono adeguate alla diluizione che essi subiscono, seppure parzialmente compensata dall’emissione dei warrant.

In questo quadro, chiediamo che l’esperienza commissariale si concluda senza estensione a successivi incarichi nel Gruppo, auspicando un futuro Consiglio di Amministrazione di alto profilo e che diventi la forza propulsiva per lo sviluppo della banca.

Rimarchiamo con forza, ancora una volta, il grande contributo che stanno dando i dipendenti al sostegno della banca. All’esito del commissariamento, il Personale sarà diminuito del 30% e ogni dipendente avrà in carico molte giornate non retribuite fino al 2018. Oltre al contributo economico, occorre ricordare il grande impegno di professionalità del Personale e dello staff dirigenziale, che hanno spesso dovuto difendere con la Clientela l’immagine della banca dall’attacco dei media, nel silenzio dell’Organo Commissariale.

Questa Associazione, proprio in funzione del grande impegno profuso dal Personale e dai propri iscritti, ha sempre mantenuto, negli anni, un profilo di rigore e professionalità, rifiutando qualsiasi forma di compiacenza con le amministrazioni succedutesi nel tempo, contrariamente a quanto hanno fatto altre associazioni di piccoli azionisti, che di tali amministrazioni a volte hanno addirittura fatto parte.

La stampa ha dato ampio risalto all’azione di responsabilità avviata contro le ultime due gestioni aziendali. Noi siamo interessati solamente alla giustizia e all’accertamento dei fatti, quindi prendiamo atto delle richieste di danni milionari e vediamo con grande favore l’eventuale intervento delle associazioni sindacali nell’azione di responsabilità contro i precedenti vertici. Ricordiamo altresì che nel 2012 le posizioni creditizie delle banche controllate sono confluite nel bilancio di Carife e quindi, per equità, auspichiamo che l’accertamento delle responsabilità sia esteso a tutti gli amministratori che hanno gestito il Gruppo, comprese quindi le ex controllate.

Concludiamo con un pensiero ai due colleghi scomparsi, che anche in questa sede vogliamo ricordare per il grande attaccamento che hanno sempre avuto per Carife e per le sue tristi vicende.

Grazie.

Mauro Fanan
Vice presidente del consiglio direttivo
Associazione dei piccoli azionisti Azione Carife

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