“Uffici dell’Agenzia delle Entrate nel monastero Benedettino? E’ la nuova Inquisizione. Il Comune si opponga”. Il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri, originario del ferrarese, sprona l’Amministrazione comunale a opporsi alla realizzazione di una sede delle riscossioni nell’ex convento di San Benedetto di via Porta Po, un palazzo quattrocentesco di Ferrara.
“L’Agenzia delle Entrate è l’emblema di uno strumento di tortura di massa. Non vogliamo che novelli Torquemada vìolino la sacralità di un luogo storico, per giunta con i soldi dei contribuenti. La presenza di uffici fiscali inquinerebbe la storia e il prestigio dell’ex convento di corso Porta Po. Ricordiamo che questo fisco rapace non si è fermato neanche in un territorio colpito dal sisma, dove gli studi di settore continuano a opprimere imprese e professionisti. I tentacoli della piovra fiscale non risparmiano nemmeno le associazioni di volontariato che hanno avuto un ruolo strategico e fondamentale all’indomani del terremoto e che continuano a prestare un servizio prezioso a servizio della cittadinanza”.
“L’Agenzia delle entrate si cerchi la sede altrove, ed eviti di farsi ‘regge’ con i soldi dei cittadini”. “Il monastero via Porta Po consegniamolo ai turisti, agli studenti, alla città. Mai al fisco”.