Egr. Direttore,
in merito all’esclusione del premio nobel Tim Hunt dal Congresso di Anatomia e Istologia organizzato dall’Università di Ferrara desidero esprimere tutta la mia profonda delusione e contrarietà per quanto successo. Per una battuta, una semplice battuta scherzosa, strumentalizzata da qualcuno come espressione di sessismo e maschilismo ci privano di un importante contributo, quale sarebbe stato quello dello scienziato , premio nobel, su materie che riguardano tutti, la salute umana.
Siamo ormai arrivati al paradosso, al ridicolo: qualunque battuta o espressione viene subito etichettata come espressione di razzismo, sessismo, omofobia. L’ironia non esiste più, il senso dell’umorismo ha lasciato il posto all’idiozia. Il buon senso ha lasciato il posto alla ottusità. Tutto è diventato strumentale a giornalisti che nulla hanno da dire, se non attaccare il prossimo su fatti privi di senso.
Siamo diventati un popolo di bacchettoni inflessibili. Siamo molto rigorosi quando si stratta di stupidaggini, salvo poi non proferir parola davanti a fatti di una gravità estrema. Non siamo solo poveri economicamente, siamo poveri anche di spirito. Come donna non mi sento assolutamente offesa da una frase del genere. Sono altre le cose che mi offendono, sono le molestie, sono le discriminazioni quelle che mi offendono, non le battute, seppur infelici.
Cosa dovrebbe fare all’allora l’arma dei carabinieri, oggetto di pesanti battute e barzellette da sempre? Querelare il mondo intero? Dovremmo forse aspettarci una querela se a cena con gli amici ci lasciamo scappare qualche barzelletta o battuta? Sinceramente sono rimasta molto più offesa come cittadina ferrarese dal comportamento del Coordinatore del Convegno che non dalla battuta del premio Nobel e a questo proposito desidero esprimergli tutta la mia solidarietà unita a tutta la mia disapprovazione per aver rinunciato ad un grande contributo scientifico per timore di qualche isolata contestazione che ,credo, non interessi a nessuno se non a chi non ha niente di importante da pensare o di cui parlare.
Cordiali saluti
Odette Piola