Le telecamere di sorveglianza del duomo di Ferrara hanno catturato tutta la scena: una donna di mezza età, in pieno giorno, si accovaccia dietro al portone d’ingresso principale e compie il ‘gesto profano’ da cui scaturirà un’ondata di indignazione generale. Anche se l’identità della persona non è ancora nota, si delinea quindi la dinamica di quanto successo, che ne esclude le ipotesi più gravi e teppistiche.
Gli escrementi ritrovati all’ingresso della cattedrale non sarebbero quindi frutto di uno scherzo di pessimo gusto alla curia, ma forse semplicemente di una impellente e parecchio problematica necessità fisica della donna. Il cui comportamento non passerà comunque alla storia per la buona educazione, visto che dopo aver compiuto il ‘fattaccio’ si è ben guardata dal rimediare al danno o dall’avvertire qualcuno di quanto accaduto. E non è detto che la procura di Ferrara non si stia già interessando ai filmati della curia. Le telecamere infatti la riprendono mentre si accovaccia frettolosamente e altrettanto frettolosamente si rialza e scompare dall’inquadratura.
La consolazione più grande sta nel fatto che, in un contesto che non brilla per la serenità dei rapporti tra curia e cittadinanza, l’affronto più grave al principale luogo di culto non è nato da un atto deliberato.