Sport
28 Luglio 2015
Quel 27 luglio che incoronò il pugile ferrarese campione del mondo

Duran, 25 anni fa i guantoni al cielo

di Redazione | 2 min

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MassDuranEsattamente 25 anni fa saliva sul tetto del mondo. Quel 27 luglio 1990 Massimiliano “Momo” Duran stava calpestando il ring di Capo d’Orlando, in provincia di Messina. Di fronte aveva il portoricano Carlos De Leon, campione mondiale dei pesi massimi leggeri a più riprese fin dal 1980.

Sembrava la classica sconfitta annunciata, e invece il pugile ferrarese sovvertì i pronostici costringendo il campione uscente alla squalifica all’11º round per colpi portati sotto la cintura. Nel momento della sospensione del match Duran era in vantaggio e da lì arrivò la proclamazione.

Nello stesso anno, l’8 dicembre 1990, Duran difese vittoriosamente il titolo al Palasport di Ferrara contro il forte pugile francozairese Anaclet Wamba, che fu prima penalizzato di 5 punti dai giudici per scorrettezze, e poi squalificato al 12º round.

Sono passati 25 anni da allora, ma quel ricordo è ancora indelebile nella memoria di Massimiliano Duran: “sensazioni irripetibili, cose che difficilmente sono raccontabili con le parole, la corsa in hotel per fare una telefonata che mi avrebbe cambiato la vita, neanche il tempo di mangiare per partire col furgoncino in compagnia di persone che hanno lasciato un segno indelebile in me”.

In primo luogo “mio padre che era tornato bambino sprizzava talmente tanta felicità che diventava contagioso per chiunque lo avvicinasse, il “burbero” Rocco con un sorriso che non lo abbandonò per ore, Josè Menno che era il compagno di giochi ideale per mio padre, Yawe Davis, amico, collega, compagno di fatica, Attilio e il Ce tutti uniti nel nome di una gioia che aveva rotto gli argini, io non so se mio padre sia stato il migliore del mondo, ma capii in quella notte di viaggio che era l’unico che avrei voluto avere, cosi come altre persone che riempirono la mia vita e che per un motivo o per l’altro ho perso”.

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