Cento. “Convocare un consiglio comunale con 18 punti all’ordine del giorno con un preavviso di 2 giorni lavorativi non è serio”. È con queste parole che Marco Mattarelli, capogruppo di “Noi che…”, spiega la sua scelta di non partecipare al consiglio per protesta.
Un ‘boicottaggio’ già avvenuto anche lo scorso anno e che verrà ripetuto per la seduta di lunedì 27 luglio, “in cui verranno trattati argomenti del calibro del piano della ricostruzione, variazione generale bilancio 2015, atto di conferimento di Cmv, variazione del bilancio e dello statuto della partecipata Ente Fiera srl, solo per citarne alcuni, il cui volume documentale assomma a circa 500 pagine”.
“Bilancio, piano della ricostruzione , ente fiera, Cmv , ecc sono progetti che incidono sul futuro per anni , non possono essere affrontati con simile superficialità; per quanta buona volontà si mossa mettere questo è troppo” è l’amara denuncia lanciata da Mattarelli che non vuole essere il solo ad affrontare questa battaglia alle modalità di convocazione.
“Invito i colleghi di minoranza a dare un segnale politica a questa amministrazione e al sindaco Lodi – incita il capogruppo di “Noi che…” – non partecipando alla seduta. La sufficienza con cui il sindaco e la strana maggioranza che lo sostiene (Sel non è all’opposizione del governo Renzi in parlamento?) – lancia una frecciatina- è un ulteriore sfregio al consiglio comunale, organo di amministrazione supremo della città”.