Comacchio
23 Luglio 2015
Vittima l'associazione Marasue. Il sindaco: “Scongiurate conseguenze ben più gravi”

Incendia due barche in centro, piromane fermato dai turisti

di Redazione | 2 min

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adminComacchio. Stava incendiando in pieno giorno, sotto lo sguardo incredulo dei passanti, due barche ormeggiate in centro storico a Comacchio. Erano circa le 12.30 quando una famiglia di turisti milanesi, appena uscita dal Museo della Nave romana ha visto un uomo che, dopo aver appiccato il fuoco a una prima imbarcazione, stava versando liquido infiammabile sulla seconda.

I turisti lo hanno fermato e hanno contemporaneamente chiamato i carabinieri, ai quali hanno descritto puntualmente l’aspetto del piromane, che si era già dileguato. Nel frattempo i passanti hanno cercato di spegnere le fiamme, compito poi svolto dai vigili del fuoco del distaccamento di Comacchio che hanno raggiunto il luogo in pochi minuti.

Entrambe le imbarcazioni (di cui una seriamente danneggiata dalle fiamme) sono di proprietà dell’associazione culturale “Marasue”, che lo scorso aprile si è aggiudicata l’affidamento in gestione per un anno della navigazione interna turistica nei canali del centro storico. Non sarebbe nemmeno la prima volta, fanno sapere fonti locali, che l’associazione rimane vittima di tentativi più o meno riusciti di boicottaggio.

Sull’episodio, che poteva avere conseguenze ben peggiori (vista la presenza del vicino museo e il corposo numero di turisti) se non fosse stato arginato in fretta, indagano i carabinieri.

unread“Un gesto grave ed inqualificabile – commenta il sindaco Marco Fabbri -, consumato in pieno giorno e che poteva avere conseguenze ben più gravi se non ci fosse stato l’intervento di alcuni turisti che hanno di fatto disturbato l’autore del reato”. Il sindaco manda uno speciale ringraziamento ai vigili del fuoco e ai carabinieri, “chiamati e intervenuti tempestivamente, confidando che i responsabili di un gesto di tale gravità vengano individuati ed assicurati al più presto alla giustizia”.

“A nome dell’Amministrazione comunale – conclude il sindaco – esprimo solidarietà, vicinanza ed amicizia ai ragazzi dell’associazione culturale “Marasue”, per il danno materiale e morale subito. Condanniamo ogni gesto volto ad intimidire, condizionare o frenare l’attività politica, amministrativa e sociale di ogni comunità, offuscando o inquinando l’operosità di tanti onesti cittadini”.

Da qui l’appello “al grande senso civico che contraddistingue tutta la comunità, affinché episodi di tale gravità non debbano più ripetersi e per far sentire la vicinanza a questi 10 ragazzi comacchiesi che, a seguito di un avviso pubblico, si sono aggiudicati la gestione del trasporto turistico in barca, lungo i canali del centro storico, disciplinando un servizio, che sino alla scorsa primavera era nel monopolio di pochi”.

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