Eventi e cultura
20 Luglio 2015
I ragazzi dell'associazione Dalla Terra alla Luna insieme allo staff della rassegna per un'iniziativa di inclusione sociale e lavorativa

Il Reload Festival abbatte il muro dell’autismo

di Redazione | 2 min

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di Anja Rossi

Che la cucina unisca, è un fatto ormai consolidato fin dai tempi antichi. Che possa aiutare a concentrarsi, a realizzare un piccolo obiettivo e, perché no, a divertirsi, è oggi diventata realtà anche i ragazzi di Dalla terra alla luna, l’associazione onlus nata nel 2002 che segue giovani con disturbi autistici, con ritardo mentale, psicosi infantile ed epilessia.

Il Reload Music Festival, manifestazione musicale in viale Alfonso d’Este giunta alla sua ottava edizione, ha infatti ospitato tre dei ragazzi dell’associazione ferrarese all’interno dei suoi stand di cucina, per preparare dei biscotti che verranno venduti a offerta libera durante la serata, e il ricavato sarà devoluto alla onlus. Nel pomeriggio Tommaso, Andrea e Nicola, ragazzi tra i 18 e 23 anni dell’associazione, hanno impastato, cucinato e imbustato i deliziosi biscottini, coordinati sotto l’attenzione dei loro educatori, dei gestori della birreria Club Weizen e della trattoria Antichi Sapori di Vigarano Mainarda, che hanno reso possibile l’iniziativa.

Nata da un laboratorio settimanale di cucina iniziato due anni fa, dove i ragazzi più grandi hanno imparato a cucinare e a preparare alcuni piatti per loro e per i bambini più piccoli dell’associazione, nel tempo questa iniziativa ha trovato nuove collaborazioni, portando i ragazzi a lavorare sul campo con professionisti del settore. Per Laura Pezzini presidente dell’associazione, i laboratori di cucina portano i ragazzi più grandi ad essere un po’ più autonomi. “Con il laboratorio annuale abbiamo visto dei progressi già dopo pochi mesi, con queste iniziative esterne al centro li vediamo destreggiarsi tra i fornelli divertendosi. Il nostro obiettivo è far apprendere loro un’attività che possa diventare anche una possibile occupazione lavorativa”.

Tra le ultime volontà dell’associazione, creata e gestita da genitori con figli autistici, è quella di creare una fattoria sociale, che renda possibile un inserimento lavorativo e sociale dei ragazzi, che attualmente sono 15, tra i 7 e i 23 anni d’età. Il terreno di via Calzolai, che era di proprietà provinciale, è già stato acquistato nel 2011, ma il progetto richiede ancora molto tempo e risorse per poter partire. “L’idea è quella di creare delle collaborazioni con gli agricoltori della zona e poter creare un centro che realizzi marmellate a altri prodotti realizzati dai ragazzi con frutta e verdura a chilometro zero” spiega Daniele Piva, uno dei genitori presenti durante il pomeriggio al Reload. “È il primo anno – spiegano gli organizzatori del Reload – ma visto il coinvolgimento e il divertimento contagioso dei ragazzi, pensiamo potrà diventare un appuntamento da ripetere nelle future edizioni del festival”.

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