C’era anche la provincia di Ferrara tra i territori battuti da due gemelli di origine albanese arrestati per vari furti, violenze e rapine dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Saluzzo, in provincia di Cuneo.
I colpi e gli atti di violenza, secondo quanto riporta il quotidiano “Cuneocronaca.it”, sono stati compiuti non solo nel cuneese e nel ferrarese ma anche in tante altre province della Penisola: Rovigo, Padova, Mantova, Vicenza, Verona, Treviso, Udine, Gorizia, Pesaro Urbino, Pisa, Pistoia e Firenze.
Ai due fratelli gemelli – E.T ed E.T di 30 anni, residenti a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova – vengono contestati oltre cento furti e rapine in case e ville, oltre ad alcuni atti di violenza e anche di resistenza a pubblico ufficiale.
I militari li hanno catturati in valle Po, dopo una notte di furti: i due erano già stati fermati nell’inverno scorso a Saluzzo ma erano erano riusciti a fuggire, malmenando i carabinieri della pattuglia. Ma quell’occasione fu la loro disgrazie: uno dei due infatti perse del sangue nella colluttazione e le tracce ematiche vennero repertate e analizzate dai Ris di Parma, permettendo così di collegarli ad altri fatti di cronaca e alla loro residenza a Castiglione.
Per comunicare tra loro utilizzavano telefonini, che cambiavano continuamente, intestati però a soggetti extracomunitari provenienti da Gambia, Mozambico o Pakistan, e si spostavano con due auto di grossa cilindrata – una Ford Mustang 4500 coupé ed una Mercedes SLK coupé – entrambe sequestrate. E proprio a bordo della Ford Mustang, uno dei due gemelli ha tentato la sua ultima fuga ma è stato rintracciato dopo 24 ore lungo le strade della Lombardia.
I militari, nella perquisizione domiciliare, hanno sequestrato 24mila euro in contanti, molti orologi di pregio tra cui cinque Rolex in oro e uno da donna con diamanti incastonati, diamanti ed una circa sessantina di gioielli d’oro. Una stima porta ad attribuire al sequestro un valore di circa 300mila euro.
Per loro sono scattate le manette e si sono aperte le porte del carcere con un ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Cuneo: sono accusati di furto aggravato e continuato in abitazione, rapina aggravata, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
La refurtiva sequestrata è ancora in corso di catalogazione e sarà, appena possibile, restituita ai legittimi proprietari sparsi in varie località del nord e centro Italia.
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