Cronaca
7 Luglio 2015
Cerimonia di premiazione in ateneo che consegna la medaglia d'oro a due progettisti giapponesi

Unife premia l’architettura sostenibile

di Redazione | 3 min

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Un'immagine del progetto vincitore della medaglia d'argento di Architetti Senza Frontiere (photocredit Asf italia)

Un’immagine del progetto vincitore della medaglia d’argento di Architetti Senza Frontiere (photocredit Asf italia)

Giovedì 9 luglio alle 16.30, nella prestigiosa cornice di Palazzo Tassoni Estense, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara in via Ghiara 36, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Internazionale Architettura Sostenibile, evento promosso dall’Ordine degli Architetti Ppc della Provincia di Ferrara, dalla Fondazione degli Architetti di Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara.

Il premio, ideato dal Dipartimento di Architettura di Unife e promosso dall’azienda Fassa Bortolo, è giunto alla sua undicesima edizione dedicata al tema “Sostenibilità” verso il 2020. Da sempre promuove progetti di architettura che sappiano rispettare e coesistere con l’ambiente circostante, per una visione del costruire sostenibile nel mondo. Nuove keyword si inseriscono oggi nello scenario della sostenibilità, come “low-tech”, “low-budget”, ma anche “vernacolare” e “localizzato”.

Il premio “Architettura Sostenibile” è stato suddiviso in due momenti temporali che si alternano con cadenza biennale: una sezione che riguarda “Tesi di Laurea, Master e Dottorato” sviluppate nel territorio italiano, che ha avuto la sua prima edizione nel 2014 e che si ripeterà nel 2016, e una sezione delle “Opere realizzate”, come quella di quest’anno, che vede la partecipazione di Studi di Architettura e Ingegneria di tutto il mondo, che si ripeterà nel 2017.

Sono più di 130 gli Studi di Architettura iscritti quest’anno al premio e provenienti da diversi paesi (Stati Uniti, Brasile, Cile, Corea del Sud, Singapore, Scozia, Repubblica Ceca e molti altri). L’internazionalizzazione del premio coinvolge da sempre anche i membri della giuria, presieduta quest’anno da Thomas Herzog e composta da Muck Petzet (Mendrisio, Svizzera), Philippe Samyn (Bruxelles, Belgio), Luca Emanueli e Gianluca Frediani (Università di Ferrara).

I progetti vincitori di questa undicesima edizione, proprio nell’ambito dell’evoluzione del termine “Sostenibilità”, sono stati capaci di “integrarsi in maniera adeguata alle condizioni del contesto, fornendo risposte ottimali alle necessità di vita dei fruitori”, scrive Thomas Herzog. Tra i premiati sono emersi tre progetti rappresentativi della “nuova evoluzione” del pensiero sostenibile.

Medaglia d’oro allo studio “Suppose Design Office Co.” (Giappone), i progettisti Makoto Tanijiri e Ai Yoshida del progetto Onomichi U2 (Hiroshima), con la rigenerazione di un capannone industriale, re-interpretazione di una tipologia di spazio molto comune nel territorio, declinato su bisogni del tessuto circostante che vengono soddisfatti in uno spazio innovativo che li accomuna e non li mette in contrasto, con un utilizzo del suolo molto circoscritto in un’area che necessariamente deve conservare la quantità preziosa di spazi verdi circostanti.

Medaglie d’Argento ex-aequo ad Asf – Architetti Senza Frontiere, Italia Onlus, con il progetto di una nuova scuola secondaria nel villaggio di Roong in Cambogia, realizzata nel rispetto delle tecnologie e dei materiali tradizionali locali, cercando però una chiave di lettura compositiva che si avvalga dei saperi dell’architettura sostenibile, con il calcolo dei flussi e dei movimenti d’aria, insieme allo studio solare, che permette il corretto soleggiamento/ombreggiamento delle aule nelle ore diurne più calde.

Medaglia anche agli architetti Giuseppe Gurrieri e Valentina Giampiccolo con il progetto “Casa Dcs”, riutilizzo e riqualificazione di un antico edificio in Sicilia, dove in una situazione congestionata come quella della città di Ragusa, viene trovata una soluzione per una palazzina a scopo residenziale ottimale nel rapporto con l’esistente che però riesce, in una zona soggetta a tutela ambientale, ad essere pienamente auto-sufficiente ed eco-sostenibile, sfruttando know how vernacolari dell’architettura locale.

Sono state inoltre assegnate sei menzioni d’onore a progetti di elevato livello, provenienti dal Kenia, Cile, Repubblica Ceca, Sudan, Belgio e Italia.

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