Sport
5 Luglio 2015
Il nuovo Ds: "Farò la mia parte con grande umiltà e voglia di fare"

Pallacanestro Vigarano, il direttore sportivo è Edoardo Gnudi

di Redazione | 5 min

pallacanestro vigarano okLa Pallacanestro Vigarano continua il suo lavoro di riorganizzazione, con una struttura snella ed efficace, per supportare al meglio l’attività nel corso dei prossimi mesi. Così mentre lo staff tecnico era impegnato nella composizione della squadra, il club si muoveva per consolidare le proprie posizioni operative.

Il lavoro del presidente Gavioli, del Consiglio, del Dg Zazzaroni e di coach Savini è subito stato rilevante; il tutto con un unico fine: essere pronti per la partenza al raduno della squadra tra qualche settimana e di conseguenza alla prima palla a due ufficiale stagionale, il 4 ottobre.

Ecco un nuovo inserimento, l’ultimo in ordine temporale nei quadri dirigenziali della Pallacanestro Vigarano: si tratta di Edoardo Gnudi a cui è stata affidata la direzione sportiva del club.

Nato a Bologna, classe 1981, Università di Bologna con studi in Giurisprudenza. Ha ricoperto dal 2006 ad aprile 2015 incarichi presso Libertas Bk Bologna, in particolare nell’Area Comunicazione e nel coordinamento dell’attività di prima squadra e Settore Giovanile.

Ha collaborato all’interno del club rossoblù con importanti allenatori e staff nel panorama cestistico nazionale come Solaroli, Piatti, Lucchesi, Degli Esposti, Seletti, Castelli, Scanzani e Savini che ora ritrova nuovamente quale head coach, dopo aver lavorato insieme nel biennio 2009/2011.

Cercherà di portare nuovi spunti e idee, con una filosofia improntata ad un costante approccio con il grande pubblico all’insegna della condivisione. Ha seguito personalmente la crescita del portale libertasbologna.it che dal 2010, in meno di un quadriennio ha tagliato le oltre 700.000 visite, frutto di aggiornamenti tempestivi e precisi, con ampio risalto a strumenti social come Facebook, Twitter e Instagram o Youtube. Dati interessanti per la pallacanestro femminile.

Ha collaborato nell’organizzazione delle Final Four di Coppa Italia 2012 Serie A2 al PalaDozza, oltre a seguire il Rilevamento Statistico del club bolognese e Video per quasi un decennio. Apprezzato tra i media locali bolognesi per il contatto costante con gli organi di stampa e comunicazione, con i quali in passato ha supportato anche la realizzazione di programmi ed interviste in alcune Radio e Televisioni felsinee per il basket rosa.

A Vigarano avrà un ruolo maggiormente improntato all’organizzazione sportiva, con la funzione di raccordo tra i quadri tecnici e le necessità della prima squadra. Coordinerà l’attività nelle diverse aree al lavoro, come logistica, comunicazione e marketing.

Da sempre grande sostenitore del movimento giovanile, buon conoscitore di giovani talenti locali e nazionali, porta ulteriore esperienza nei quadri societari e nella programmazione dell’attività sportiva.

L’accordo di collaborazione è di carattere pluriennale.

Ecco le prime del direttore sportivo Edoardo Gnudi dopo l’arrivo nei quadri dirigenziali della società. “Nello sport esistono cicli, alcuni brevi, altri più ampi. Dopo oltre otto stagioni di collaborazione con Libertas Bologna ecco il tempo di cambiare, di trovare nuovi stimoli e opportunità. Arrivo a Vigarano con grande umiltà e voglia di fare. In Libertas ho avuto innumerevoli ruoli sia nella prima squadra che nel Settore Giovanile, mi calo in questa nuova avventura con grande entusiasmo. Mi reputo una persona molto fortunata a fare ciò che mi piace, essere nello sport è un onore e un privilegio, un qualcosa da portare con se con orgoglio. Ogni anno ci sono dei segni, possono essere situazioni positive o negative, ma come nella vita bisogna essere in grado di gestirle, accettarle e saper ripartire. In ogni mia passata esperienza ho cercato di dare il massimo, il 110% sempre. Notti insonni, lunghe trasferte, costantemente in prima linea possono sembrare un peso; sono invece elementi comuni per le tante persone che come me condividono la passione per questo sport ed ogni giorno si adoperano per dare il loro piccolo contributo al movimento. Sono nella pallacanestro grazie a un’intuizione di Emanuela Gamberini, team manager rossoblù nel 2006, che ormai tanti anni or sono ha pensato di coinvolgermi in una giovane Meccanica Nova targata Franco Nessi. Di acqua sotto i ponti da allora ne è passata diversa; ho avuto l’onore di entrare in contatto con tante menti e personalità brillanti, persone che hanno scritto pagine importanti della pallacanestro femminile italiana non solo a Bologna come Giovanni Lucchesi tanto per fare un nome. Ogni persona con cui sono venuto in contatto ha saputo arricchirmi, lasciandomi qualcosa di importante. Vorrei ringraziare però quattro persone: Nik Natoli, professionista vero; Elena Trentini perché senza di lei la Coppa Italia 2012 non sarebbe stata una corsa meravigliosa, Coach Scanzani perché persone eccezionali come lui ce ne sono sempre troppe poche ed Ennio Zazzaroni, per la chiamata, ma soprattuto per lo scambio di idee quotidiano, in un confronto costante. Tantissime persone non ho tempo di citarle, ma le porto nel cuore; a loro e per loro mi ispiro ogni giorno. La società mi ha chiesto di essere un riferimento, il suo collante quotidiano, di incanalare il grande entusiasmo che si respira e di tramutarlo in una risorsa per il club. Cercherò di usare questa passione e questa voglia di fare come spinta inesauribile per sostenere e lanciare le idee che il club vorrà seguire. Le società sportive sono un’insieme di persone, ancor prima di freddi numeri; cercheremo di raggiungere gli obiettivi nella maniera sempre corretta; consolidare Vigarano quale palcoscenico affermato ed importante per la pallacanestro femminile, ma anche una seconda casa per tutti coloro che ne faranno parte. Essere qui deve essere un piacere e uno stimolo, dal primo dei nostri tifosi che verrà a sostenerci al PalaVigarano, alla giovane esordiente che si avvicina per la prima volta al basket, agli addetti ai lavori, alle giocatrici che vanno in campo. Se sapremo anteporre il noi al nostro io, allora sapremo di essere sulla giusta strada. A parlare dovranno essere il lavoro e i fatti, non le parole. Questa è la sola promessa che mi sento di fare”.

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