Oggi, domenica 5 luglio, giornata di chiusura degli Emergency Days di Ferrara. Un programma ricco per concludere in bellezza le 5 giornate dedicate alla raccolta fondi per l’associazione fondata da Gino Strada.
Alle 18:30 Alessandro Robecchi giornalista e autore televisivo e teatrale. Attualmente è editorialista de Il Fatto Quotidiano, dopo essere stato per oltre quindici anni editorialista de il Manifesto presenta il suo ultimo libro “Dove sei stanotte” che vede nuovamente protagonista Carlo Monterossi, nella capitale morale d’Italia dove stanno per accadere grandi cose.
Alle 21 “Altre di B” in concerto. Una delle realtà più belle e curiose che si sta affermando sotto le Due Torri di Bologna, cinque ragazzi che in pochi anni hanno sviluppato una resistenza da maratoneti, una forza da scalatori, una follia di fondo da combinata nordica: hanno vinto un numero sterminato di concorsi, hanno suonato in America, all’Ypsigrock e allo Sziget, hanno condiviso il palco con chiunque, dai Marta Sui Tubi a Patti Pravo, da Stephen Malkmus a Of Montreal. E tutto questo è confluito in un disco, “Sport” appunto, capace di unire un indie-rock graffiante a delle sonorità fresche ed incredibilmente stratificate, che giocano con i synth e le chitarre elettriche, che omaggiano i Tokyo Police Club e i Presidents Of The Usa ma che mettono sul piedistallo uomini incredibili, dallo sherpa Tenzing Norgay allo scacchista Kasparov.
E per concludere alle 22:30 Nadar Solo in concerto. Alternative rock raffinato e grintoso, che ti incanta con la poesia dei testi per poi stravolgerti con l’energia del sound. Il trio torinese si sta confermando sempre di più come una delle live band più intense ed emozionanti attualmente in circolazione in Italia. Hanno collaborato con i Perturbazione e con Levante e partecipato ai tour di artisti come Tre Allegri Ragazzi Morti, Il Teatro degli Orrori e Zen Circus. Nel 2014 è uscito il loro ultimo album: “Fame”: un contenitore necessariamente eterogeneo nel quale prendono vita e crescono canzoni che si basano sulla fame intesa come mancanza di qualcosa di imprescindibile e che, a lungo andare, costringe a una vita (o a una non-vita) in cui dominano le frustrazioni.