di Francesco Altavilla

“Un attento lavoro di lima e di cesello”, così l’assessore Aldo Modonesi ha definito il piano di edilizia pubblica e monumentale del Comune di Ferrara per l’estate 2015. Presentato in municipio, il piano potrà contare su circa 4,6 milioni di euro di investimenti “cifre più modeste rispetto ai 6 milioni di qualche anno fa, ma comunque importante” ha commentato Modonesi, che ha ricordato come i vincoli imposti dal Patto di Stabilità e dalle nuove regole di contabilità abbiano pesato non poco nella “definizione collettiva del sistema di priorità”. L’amministrazione e i tecnici del comune hanno dovuto fare scelte “non facili né tantomeno indolori” tra le tante richieste di intervento provenienti dal mondo scolastico e sportivo.

Il milione e 300 mila euro circa destinati all’edilizia scolastica privilegeranno in prima battuta la messa a norma e l’ottenimento delle certificazioni prevenzione incendi (Cpi). Una capacità di intervento che ha guardato “tanto alla città quanto al forese” ha precisato con soddisfazione Annalisa Felletti, assessore alla Pubblica Istruzione. “I piani di intervento sull’edilizia scolastica hanno conosciuto alcuni rallentamenti a causa delle difficoltà per il Comune di avere certezze sulle capacità di finanziamento – ha aggiunto Modonesi – incertezze che hanno fatto slittare l’inizio dei lavori, da compiersi necessariamente durante il periodo di chiusura delle scuole, riducendo il tempo utile al loro svolgimento”.

Il “miglioramento dello stato dell’impiantistica” è stato il mantra prioritario degli interventi sull’edilizia sportiva. Dalle palestre agli impianti più “specializzati”, “l’accesso ai finanziamenti del Credito Sportivo è frutto del grande lavoro all’interno dell’assessorato” dichiara soddisfatto Simone Merli, assessore allo Sport. Finanziamenti che consentiranno di intervenire al risanamento del Motovelodromo “perchè è impensabile che la città delle biciclette non abbia un posto in cui i ciclisti possano allenarsi” e il Campo Scuola, in via di intitolazione a Gian Paolo Lenzi, “che abbisogna di alcuni adeguamenti”. A questi si aggiungono i tanti interventi fuori dalle mura cittadine per consentire a numerosi centri sociali di proseguire le proprie attività.

Entrano invece nel vivo i lavori post sisma, molti dei quali sono già avviati ed alcuni volgono ormai alla conclusione. In totale, per gli interventi di messa in sicurezza e ripristino del patrimonio edilizio e monumentale della città sono stati spesi circa 7 milioni e 100 mila euro, mentre “gli interventi su 37 beni culturali e sui 4 edifici di proprietà del Comune sedi di uffici previsti per il 2015 saranno finanziati congiuntamente dal Piano Opere Pubbliche della Regione Emilia Romagna e dall’assicurazione del Comune” fa sapere l’ingegnere capo del Comune Luca Capozzi.

Gli interventi post sisma hanno per ora assorbito circa 700 mila euro ed hanno coinvolto beni monumentali ma non solo. “Stanno tornando alla normalità alcuni simboli della città – precisa l’assessore Modonesi – dal Parco Pareschi a Porta Romana, ma anche la Prospettiva, su cui presto torneranno i pinnacoli”. Tra i progetti esecutivi, approvati quindi in sede regionale in via provvisoria, ci sono la Chiesa di San Cristoforo alla Certosa insieme alla Certosa stessa, il cui cantiere, ci si augura possa essere aggiudicato entro Novembre “per dare un segnale positivo alla popolazione”ha detto Natascia Frasson, responsabile dell’Unità operativa Beni Monumentali.

Il progetto di riqualificazione complessiva di Palazzo Massari, stimato intorno ai 12 milioni di euro e da effettuarsi in diversi passaggi, partirà dalla facciata dell’edificio con un investimento iniziale di circa 1,2 milioni di euro. Anche Casa Niccolini dovrebbe essere oggetto di interventi per circa 1 milione 150 mila euro e divenire sede della Biblioteca dei Ragazzi. Natascia Frasson ha precisato che gli interventi su alcuni edifici “addormentati” serviranno a “ridare nuova vita a molti angoli della città”.