Cronaca
3 Luglio 2015
Continue violenze domestiche per la moglie di Khosrou Heidari, ma l'uomo ha fatto perdere le proprie tracce

Stupra la moglie e la costringe all’aborto: condannato

di Ruggero Veronese | 2 min
Il tribunale di Ferrara

Il tribunale di Ferrara

Vivevano ormai da separati in casa a causa del carattere aggressivo e irascibile di lui, che aveva fatto naufragare il loro matrimonio. Fino a quando quelle che dall’esterno potevano sembrare solo liti domestiche si sono trasformate in terribili episodi di violenza familiare: botte, stupri e addirittura un aborto forzato per la giovane moglie del 32enne Khosrou Heidari, che dopo aver perso il figlio che portava in grembo ha deciso di farla finita con il proprio marito e aguzzino chiedendo aiuto al Centro Donna e Giustizia.

È una storia di terribili violenze domestiche quella consumata all’interno di una coppia di origine iraniana e residente a Ferrara, che ha visto Heidari condannato dal tribunale collegiale di Ferrara a sei anni di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 20mila euro alla moglie, oltre ai danni da definire in sede civile. Ora la speranza è che la donna, assistita dall’avvocato Gianluigi Pieraccini, possa vedersi riconoscere quanto le spetta dall’ex marito, che prima dell’inizio del procedimento si è dileguato facendo perdere le proprie tracce. Questo il motivo per cui pubblichiamo l’identità dell’uomo, che potrebbe essere ancora in Italia ospite di amici o conoscenti.

La vicenda è stata ripercorsa davanti ai giudici Marini, Testoni e Attinà dai testimoni chiamati in causa dalla procura di Ferrara: un medico del pronto soccorso che medicò le lesioni della donna, raccogliendone anche le confidenze sul marito, e un’operatrice del Centro Donna Giustizia, che ha seguito il suo percorso durante le drammatiche fasi della separazione. Tutto inizia nei primi mesi del 2013, quando le violenze domestiche hanno un’impennata ed Heidari arriva addirittura a stuprare la propria moglie, che poco tempo dopo si scoprirà incinta. Il marito non tollera però questa gravidanza e, mentre le aggressioni in casa continuano, in aprile la costringe ad abortire.

Un dolore ormai troppo grande per essere tollerato ulteriormente dalla moglie, che in luglio decide di scappare da quella drammatica situazione chiedendo il supporto del Centro Donna Giustizia, per poi rivolgersi all’avvocato Pieraccini per mandare avanti la causa come parte civile. Il marito nel frattempo si rivolge a un avvocato ferrarese, che una volta ricevuti gli atti decide di rinunciare al mandato. Sarà proprio il legale l’ultima persona nota ad aver avuto contatti con Heidari, che nel frattempo sparisce nel nulla e non si presenterà mai alle udienze a proprio carico.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com