A casa della ex con falce e cesoie. “La voglio uccidere”
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
In una sola serata, l'undici luglio, sul palco del Summer Festival di Piazza Ariostea saliranno sul palco i CCCP - Fedeli alla linea, Vasco Brondi e i Gaznevada
Giovani, frazioni, ambiente, economia e società. Sono queste le parole con le quali possiamo riassumere il programma di Fabio Anselmo presentato nella tana del lupo, San Martino, una di quelle frazioni su cui Alan Fabbri ha basato la scorsa campagna elettorale
Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019
Dopo il 49enne Claudio Orlandini, nella giornata di ieri, domenica 21 aprile, altri tre arrestati nell'ambito dell'operazione "Drivers" sono stati trasferiti nel carcere di via Arginone: si tratta del 40enne Mateo Leprotti, del 43enne Marco Neri e del 37enne Vincenzo Scotti
Chi è passato almeno una volta, in passato, in piazza Fausto Beretta, sede di alcuni uffici comunali (Anagrafe, Igiene Pubblica), avrà notato l’indecorosa e abbondante presenza di guano di piccione sul marciapiede e, alzando lo sguardo, sui corpi dell’illuminazione pubblica. Da qualche tempo, precisamente dal 12 giugno, la situazione è radicalmente cambiata, per merito dei privati.
“Da anni, almeno dal 2012, facevamo delle segnalazioni al Comune, ma inutilmente”, raccontano Marcello Bugnoli e l’avvocato Stefania Beccati, entrambi con uffici in piazzetta Cacciaguida e, dunque, con passaggio quasi obbligato da piazza Beretta. “Un giorno un’agente della Polizia municipale, dopo l’ennesima segnalazione, si è presa carico delle questione e ha girato tutto all’ufficio tecnico preposto”. Di lì a poco i due privati sono stati contattati dal Comune per cercare una soluzione che, banalmente, significava posizionare dei dissuasori anti-piccione all’interno del portico, nei capitelli e nelle catene, “ma – rivelano – ci hanno detto che c’era poco da fare perché non c’erano soldi per fare un intervento simile”.
I soldi, allora, hanno deciso di metterli loro due, facendosi carico di contattare e, soprattutto, pagare un’impresa specializzata per il posizionamento dei dissuasori. Il Comune, da parte sua, ha almeno fatto pulire il portico da Hera e – la cosa potrà anche sembrare strana dato che si parlava di assenza di fondi – ne ha approfittato per cambiare gli apparati illuminanti vecchi, sostituendoli con dei nuovi faretti.
Per Bugnoli e Beccati non è stato tutto semplicissimo. Prima la scelta tra preventivi: quelli proposti da aziende indicate dal Comune, con cifre vicine ai 7mila euro, e quelli individuati da loro, molto più bassi, con la scelta finale che è ricaduta sull’azienda Edil Tecnica. Poi la trafila dei permessi e del parere della Sovrintendenza su quali dissuasori posizionare e su come posizionarli.
Alla fine però il via ai lavori è stato dato. Costo totale: poco più di 4mila euro, tutti, ovviamente, a carico dei privati che avranno il portafogli più leggero ma che almeno portano a casa (e in ufficio) la soddisfazione di aver restituito il decoro urbano a una parte della città.
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