Tresignana
2 Luglio 2015
Richiesta ufficialmente la Via al ministero. Ma cittadini ed enti locali si sono sempre dichiarati contrari

Trivellazioni, la Northsun esce allo scoperto e punta su Gradizza

di Ruggero Veronese | 2 min

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(immagine di repertorio)

Copparo. Torna l’incubo trivelle a Copparo e Formignana, dove la società Northsun punta a trasformare il pozzo esplorativo ‘Gradizza 1’ in un vero e proprio impianto di estrazione per il metano. La notizia si apprende direttamente dal Ministero dell’Ambiente, che ieri (30 giugno) ha pubblicato la ‘comunicazione di avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale (Via, ndr)’ per la ‘concessione di coltivazione idrocarburi Gradizza 1’. Un progetto a lungo osteggiato dai residenti e dalle amministrazioni locali, che già in passato espressero la propria contrarietà all’estrazione di gas naturale dal territorio estense.

Una contrarietà dichiarata a Estense.com nel maggio 2013 anche dall’allora assessore provinciale all’agricoltura e alla protezione civile Stefano Calderoni, secondo cui la Provincia e i due Comuni interessati durante l’apposita Conferenza dei servizi limitarono il proprio giudizio favorevole soltanto alle fasi iniziali del percorso, manifestando la propria “contrarietà ad un’eventuale futura attività di sfruttamento di giacimenti di idrocarburi nel caso in cui comporti l’alterazione dei delicati equilibri del territorio ferrarese, in particolare relativi al fenomeno della subsidenza”. Un messaggio chiaro quello di Calderoni, che continuava affermando che “al momento (maggio 2013, ndr) si stanno facendo dei carotaggi per verificare la presenza di gas metano, ma questo non inficia il fatto che come Provincia rimaniamo contrari alla realizzazione di veri e propri pozzi”.

La richiesta inoltrata al Ministero dell'Ambiente dalla Northsun

La richiesta inoltrata al Ministero dell’Ambiente dalla Northsun (clicca per ingrandire)

La contrarietà delle amministrazioni locali tuttavia non rappresenta un vero ostacolo per le società come la Northsun interessate allo sfruttamento degli idrocarburi nel sottosuolo, perchè anche se le comunicazioni formali delle richieste vengono inoltrate a tutti gli enti territoriali coinvolti (Comuni, Provincia e Regione), la decisione finale spetta unicamente al Ministero dell’Ambiente. “In questa fase – si legge nella richiesta di Via – è oggetto di valutazione sia la fase temporanea di cantiere prevista per l’allestimento dell’impianto, sia la fase di esercizio dell’impianto stesso(coltivazione del giacimento un periodo limitato a 25-30 anni)”.

L’obiettivo di Northsun è quindi ora quello di passare alla terza e conclusiva fase del pozzo Gradizza 1, dopo lo studio iniziale del terreno attraverso sonde e le prime perforazioni attraverso il ‘pozzo esplorativo’ attualmente in funzione. Dal 2011 al 2013 la NorthSun ha sondato il terreno senza trivellazioni in profondità, per poi passare alla fase successiva e, nei giorni scorsi, richiedere l’autorizzazione ambientale per lo sfruttamento del giacimento.

 

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