Cronaca
1 Luglio 2015
La prognosi riporta la frattura di due dita e trauma a tre vertebre dorsali

È rimasta ferita la donna bloccata nell’ascensore di Cona

di Redazione | 2 min

ascensore cona 2Non è stato solo un brutto episodio di paura. La donna rimasta “prigioniera” dell’ascensore dello snodo 3B4 di Cona ha riportato diverse ferite. È lei stessa a raccontarlo a Estense.com, dopo aver rivissuto quei momenti leggendo il nostro articolo di ieri che riportava la notizia dell’incidente.

La donna, Marina Gabbari, ripercorre tutti i frangenti di venerdì sera. A partire dalle 19, 19 quando, per raggiungere i sotterranei, “sono entrata in quell’ascensore che dopo pochi secondi si è bloccato”. All’interno dell’ascensore si trova un sistema di allarme che consente di contattare direttamente la centrale responsabile del funzionamento degli ascensori. “A quel punto, la persona della centrale con cui comunicavo dall’interno dell’ascensore ha allertato il tecnico. Nel frattempo una collega che transitava nelle vicinanze mi sente chiedere aiuto e si reca nel reparto vicino comunicando quanto stavo succedendo ad uno degli infermieri che ha prontamente avvisato le guardie giurate”.

Da qui parte la chiamata ai Vigili del Fuoco di Ferrara che, arrivati sul luogo, hanno avviato le procedure per lo sblocco dell’ascensore.

In questo momento avviene l’imprevisto. “Improvvisamente l’ascensore è ripartito – ricorda la signora Gabbari -, prendendo velocità, per bloccarsi definitivamente al terzo piano. In quei pochi secondi sono stata quindi sbalzata verso l’alto per poi ricadere a terra ed è stato a quel punto che i Vigili del Fuoco sono riusciti a liberarmi, dopo circa 30 minuti”. La donna è stata quindi portata al Pronto Soccorso e sottoposta a diversi esami medici, “in quanto ero in evidente stato di choc e lamentavo forti dolori alla schiena ed al piede sinistro. La prognosi riporta la frattura composta del quarto e quinto metatarso del piede sinistro ed inoltre la radiografia ha evidenziato una cuneizzazione di tre vertebre dorsali. Per valutare compiutamente il danno dovrò sottopormi ad ulteriori accertamenti”.

Nonostante la brutta avventura, la donna approfitta “di questa occasione per ringraziare sentitamente i Vigili del Fuoco, le colleghe e tutto il personale medico e paramedico dell’Ospedale di Cona per avermi assistita in maniera impeccabile e per non avermi mai fatto mancare il loro affetto e supporto sia durante che nei giorni seguenti l’accaduto”.

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