Da sinistra: Fabrizio Casetti, Riccardo Casotti, Roberto Serra, Adelaide Vicentini e Giorgio Benini

Non solo incubatore di imprese, da mercoledì 24 giugno Spazio Grisù ospiterà, una volta a settimana, il mercato a filiere corta degli agricoltori di Campagna Amica-Coldiretti Ferrara.

Lo spazio che una volta era destinato a raccogliere e custodire macchinari industriali di vario genere diventerà un mercato coperto, anzi un Agrimercato. L’idea è stata di Adelaide Vicentini, consigliera di Spazio Grisù: “Abbiamo fatto questa scelta nella logica di creare un servizio per la cittadinanza e Coldiretti è stata entusiasta”, spiega Vicentini durante la conferenza stampa di presentazione. Per lei il ‘nuovo’ mercato in uno spazio prima in disuso e ora recuperato è “innovazione sociale che va incontro alle persone in una maniera nuova”.

“La vendita – illustra ancora Vicentini – avverrà con un regolamento e un disciplinare di controllo dei prezzi”. Al momento hanno già aderito otto aziende del territorio che posizioneranno i loro banchetti con frutta, verdura, farine, miele e tanto altro in uno dei locali della ex caserma dei vigili del fuoco di via Poledrelli.

“Abbiamo colto l’opportunità di usare questi spazi per fornire un servizio – afferma Riccardo Casotti, vicedirettore di Coldiretti Ferrara e responsabile provinciale di Campagna Amica -. Al momento è una sperimentazione, saremo qui mezza giornata alla settimana dalle 8 alle 14, poi vedremo. La nostra intenzione è di fare anche qualche piccolo evento con dimostrazioni da parte delle agende, per il momento ci limitiamo al brindisi di inaugurazione con assaggi e degustazioni dei prodotti in vendita mercoledì (dalle ore 10, il mercato aprirà però già alle 8, ndr)”.

“È uno degli step con cui si sta evolvendo il progetto – commenta Fabrizio Casetti, presidente di Spazio Grisù -. Apriamo alla città: l’anno scorso con i concerti, quest’anno con qualcosa che è più funzionale. Qui c’era uno spazio vuoto, è bastato ripulirlo, attrezzarlo, metterlo a norma e renderlo agibile”.

L’assessore comunale al commercio Roberto Serra è soddisfatto dall’iniziativa e ne approfitta per lanciare qualche frecciata: “Questo luogo è stato individuato senza avere una pistola alla tempia e mi ricollego al discorso della ‘desertificazione del centro’: qui si è puntato su delle aree non necessariamente nel cuore della città, il centro ha tante iniziative, alcune, come il mercatino di Natale, non sono richieste in zone più periferiche, tante altre sì anche perché una buona parte della popolazione mi risulta che non abiti nel cuore della città e debba comunque avere dei servizi”.

Nel frattempo le aziende ospiti dell’incubatore sono ancora in attesa del via ai lavori del bando regionale (un cofinanziamento da 800mila euro, metà dalla Regione e metà dalla Provincia, cui i privati hanno partecipato con fideiussioni complessive per oltre 67mila euro) per la ristrutturazione degli spazi comuni: “Il direttore dei lavori è già stato individuato – afferma Maria Livia Brunelli dell’associazione – ma prima bisogna che venga effettuato il passaggio di proprietà dell’immobile dalla Provincia al Comune”. Lo step successivo sarà quello di fare un bando di gara per l’individuazione del soggetto gestore come richiesto dalla Regione, che prenderà il posto dell’associazione Spazio Grisù nel caso quest’ultima non dovesse partecipare o, comunque, non dovesse risultare vincitrice.

Al momento le aziende insediate sono otto, con altre quattro che stanno effettuando i lavori sulle parti di immobile loro assegnate. Alcune aree, ancora sostanzialmente vuote, hanno invece bisogno di lavori di ripristino e adeguamento.