E’ stato un incontro interlocutorio, quello di ieri tra sindacati e commissari Carife, sulla questione aperta degli esuberi. Come promesso nell’ultima assemblea con i dipendenti, al tavolo della trattativa i sindacati hanno chiesto di poter visionare un piano industriale, con numeri e dati precisi la ristrutturazione che si intende avviare, così da poter formulare valutazioni integrative.
L’intenzione, come da qualche tempo è emerso, sarebbe quella di tagliare una 80ina di addetti e 17 filiali, per questo i sindacati presenti al tavolo hanno voluto ulteriori ragguagli e particolari rispetto ai dipendenti che potrebbero subire la “mannaia” della riduzione del personale.
La direttrice sulla quale intendono muoversi le organizzazioni sindacali è comunque quella di limitare al massimo le riduzioni e anzi rilanciare la banca sul piano organizzativo, dopo l’intervento del Fondo Interbancario di Garanzia Depositi che a fine luglio interverrà con un'”iniezione” di 300 milioni di euro entrando nell’assetto proprietario della banca cittadina.
Si è poi accennato anche al contratto integrativo, una trattativa che i sindacati intendono però tenere separata da quella riguardante gli esuberi, rispetto alla quale i commissari hanno posto la condizione di un eventuale rinnovo solo a fronte di una riduzione dei costi aziendali.