Economia e Lavoro
20 Giugno 2015
Presenta i risultati del Bilancio di Sostenibilità 2014: "Creiamo valore per il territorio"

Hera, le multiutility dalla parte delle imprese

di Redazione | 6 min

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Le utilities fanno bene alla salute delle imprese, sia clienti sia fornitori. A dirlo sono due ricerche commissionate a Nomisma da Hera illustrate e discusse venerdì 19 giugno in occasione di un convegno ospitato nelle sede bolognese della multiutility a cui hanno partecipato importanti esponenti dell’imprenditoria e delle istituzioni, sia a livello locale che nazionale. Durante il convegno il Gruppo Hera ha presentato i risultati del proprio Bilancio di Sostenibilità 2014. Bs 2014: 1,6 miliardi di ricchezza al territorio, differenziata al 54%, calano ricorso alla discarica, emissioni e infortuni sul lavoro. Nel 2014 il Gruppo Hera ha distribuito al territorio in cui opera il 74% della ricchezza complessivamente prodotta, per un importo pari a 1,6 miliardi di euro, risultato della somma del valore aggiunto distribuito ai principali interlocutori locali (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, comunità locale) per 1.085,5 milioni, con il valore economico delle forniture da realtà del territorio per 506,2 milioni.

Importanti i risultati conseguiti sul fronte della raccolta differenziata, che si attesta al 54% (52,6% nel 2013), e del recupero effettivo dei materiali conferiti, che arriva al 93,8%. Sempre più residuale il ricorso alla discarica, che diminuisce dal 16,4% nel 2013 al 12,9% del 2014. Scendono del 3%, rispetto al 2013, le emissioni di Co2 equivalente, con azioni importanti a favore dell’efficientamento energetico. Rilevante l’indotto occupazionale, che fra lavoratori diretti e indiretti raggiunge le 15.291 unità, con il 97% dei lavoratori del gruppo assunto a tempo indeterminato e un indice degli infortuni ancora in calo. Grande attenzione nei confronti dei clienti, confermata anche dai continui investimenti per aumentare la qualità dei canali di contatto e da tempi di attesa a sportelli e call center fra i più bassi tra quelli delle multiutility italiane. Trasparenza e responsabilità negli appalti, infine, hanno caratterizzato i rapporti con i fornitori.

Oggetto del convegno di venerdì 19 giugno sono stati anche i risultati di due ricerche commissionate a Nomisma sul ruolo delle utilities nella competitività delle imprese e nello sviluppo dei fornitori. In particolare, la prima ricerca si è posta come obiettivo quello di rilevare quanto la crescita delle comunità locali e del tessuto imprenditoriale siano influenzate dalle utilities fornitrici di servizi energetici, ambientali e di telecomunicazione. 104 le aziende intervistate, di cui 50 clienti del Gruppo Hera nei territori di Bologna, Modena e Forlì-Cesena.

I risultati evidenziano chiaramente un contributo dei servizi forniti dalle utilities sulla competitività delle imprese, maggiormente evidente per i servizi energetici. Per il 61,5% delle imprese intervistate l’elemento che più influisce sulla competitività è la garanzia della continuità della fornitura (percentuale che sale al 76,2% tra le aziende clienti di Hera Comm), al secondo posto la riduzione e il contenimento del costo dell’energia indicati dal 48,1% del campione (61,9% per i clienti Hera Comm). Il tema dell’efficientamento energetico in generale viene ritenuto molto rilevante dal 62,5% delle aziende intervistate, soprattutto da quelle di grandi dimensioni. Particolarmente attivo in questo senso il territorio emiliano-romagnolo dove si trova la maggior parte dei clienti di Hera Comm.

Per quanto riguarda i servizi ambientali, i risultati hanno evidenziato che c’è la consapevolezza da parte delle imprese che un gestore unico per tutti i servizi ambientali sia un elemento strategico e competitivo. Il 60% delle imprese ritiene anche strategico che il gestore sia localizzato nel territorio di riferimento. Inoltre 3 imprese su 4 ritengono che la gestione dei rifiuti industriali abbia contribuito a migliorare la competitività dell’impresa in termini di affidabilità del servizio e per più della metà delle imprese in termini di garanzia della certificazione della destinazione e tra le imprese clienti di Herambiente, 1 su 3 dichiara che il fornitore dei servizi ambientali ha contribuito allo sviluppo di nuove opportunità legate allo smaltimento e al recupero di materia.

Per quanto riguarda le telecomunicazioni, incidono maggiormente sulla competitività dell’impresa i servizi di trasmissione dati tra più sedi (81%), internet (76%) e i servizi di datacenter (75%). Per le imprese clienti di Acantho, società di telecomunicazioni del Gruppo Hera, il contributo di tali fattori è ancora più evidente con particolare riferimento al servizio di datacenter e a quello di trasmissione dati tra le sedi. Il 66,7% delle imprese dell’Emilia Romagna clienti di Acantho, inoltre, ritiene competitivo il proprio territorio in termini di infrastrutturazione telematica in misura maggiore delle imprese non clienti. Una seconda ricerca di Nomisma si è focalizzata sullo sviluppo dei fornitori e ha coinvolto un campione di 593 imprese, di cui 354 fornitrici di Hera. Nomisma ha potuto riscontrare che in effetti Hera ha avuto nel periodo 2011-2013 un ruolo stabilizzante nelle attività dei propri fornitori, in particolare per il 65% dei fornitori di piccola-media dimensione (con fatturato inferiore a 5 milioni di euro). Tra i fattori principali sono stati riconosciuti la stabilità della domanda, la continuità del rapporto nel tempo, la sicurezza dei pagamenti e il rispetto delle tempistiche. Senza contare che grazie alla fornitura con Hera 1 impresa su 3 ha dichiarato di avere acquisito nuovi spazi di mercato, 1 su 4 ha introdotto innovazioni di processo/prodotto o certificazioni e il 22% delle imprese ha aumentato l’occupazione.

Risultati ancora più importanti alla luce del fatto che oltre il 60% del totale delle forniture commissionate da Hera sono affidate ad aziende con sede sul territorio locale. “Anche nel 2014 il Gruppo Hera ha potuto conseguire risultati positivi sul fronte della sostenibilità sociale e ambientale, puntualmente rendicontati nel Bilancio di Sostenibilità che vi abbiamo presentato oggi” – dichiara Stefano Venier, amministratore delegato di Hera. Dietro i molti numeri contenuti nel bilancio non c’è solo quello che abbiamo fatto, ma anche il futuro che abbiamo in mente, in una continua ricerca del migliore equilibrio economico, sociale e ambientale per i nostri stakeholder. Forti della nostra storia e del radicamento territoriale, continueremo quindi a investire nella nostra “cultura di impresa” e a ricercare eccellenza, efficienza, crescita e innovazione. Particolarmente interessante è stata oggi la discussione su come i servizi pubblici locali, e dunque l’attività della nostra azienda, rappresentino la carta d’identità del territorio, uno strumento essenziale per essere in Europa. Si è parlato di questo e di quanto debba ancora essere fatto per portare il paese a raggiungere uno standard in questo settore a livello europeo: tra riforme da completare e meccanismi di governance da definire; tra assetto industriale da far crescere e pianificazione da consolidare, tutto per un sistema competitivo “per il mercato” e non “fuori dal mercato”. Questo è un settore in continuo e profondo cambiamento, e noi pensiamo di essere arrivati a giocare un ruolo attivo di primo piano e aver costruito le basi affinché l’intero sistema di cui siamo parte possa giocare le partite europee”.

“Crescita nella sostenibilità e sostenibilità nella crescita – afferma Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo di Hera – sono una buona chiave di lettura per il Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Hera. I risultati illustrati questa mattina dimostrano infatti che la nostra azienda riesce a crescere sempre di più proprio perché è sostenibile e radicata nei territori, mette in campo ogni anno importanti politiche di investimento e di distribuzione di ricchezza, crea soddisfazione per i propri clienti, ma è anche e soprattutto un elemento di sviluppo per le comunità locali alle quali rivolge i propri servizi, aspetto confermato anche dalle ricerche Nomisma che sono state discusse oggi. Quel mezzo miliardo di euro distribuito nel 2014 ai nostri fornitori, che per il 66,1% sono aziende locali, con tutto l’indotto occupazionale che ne deriva, confermano che il Gruppo Hera non cresce a discapito dei territori in cui opera, bensì nei loro interessi. Una multiutility come la nostra per guardare al futuro e continuare ad essere competitiva deve creare valore per il territorio, cosa che abbiamo sempre cercato di fare al meglio e i risultati che finora abbiamo raggiunto ci confermano che stiamo andando nella direzione giusta”.

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