Politica
10 Giugno 2015
Grilli Estensi: "Sarebbe facile ricordare al Monsignore cos'è Comunione & Liberazione, di cui si onora di far parte"

Morghen, cattolica e ‘grillina’: “Vicini a Papa Francesco, non a Negri”

di Ruggero Veronese | 4 min
Ilaria Morghen, capogruppo dei Grilli Estensi

Ilaria Morghen, capogruppo dei Grilli Estensi

“Io sono cattolica e tutto il mio percorso esistenziale è rivolto al principio di amore cristiano”. Parola di Ilaria Morghen, capogruppo dei Grilli Estensi a Ferrara, che contattata da Estense.com risponde alle dichiarazioni del vescovo Luigi Negri negando con forza la presunta ‘incompatibilità’ tra Movimento 5 Stelle e cattolicesimo. “Non vedo dove sia l’antitesi tra il nostro movimento e quella Chiesa che dovrebbe essere rappresentata da Negri, anche se di certo mi trovo molto più vicina alle parole di Papa Francesco. Non si tratta un problema di religione, ma di quello che pensano le singole persone”.

Attenzione insomma a non confondere Negri con tutta la cristianità, così come le posizioni di Casaleggio non vanno amalgamate con quelle di tutti gli attivisti pentastellati: “Il vescovo espone quello che secondo lui è il pensiero di Casaleggio – afferma la Morghen -, e occorrerebbe discutere riguardo alla sua interpretazione dell’equazione “rete uguale Dio”. Per quanto mi riguarda il nostro è un movimento laico, plurale e che non segue interessi personalistici, dove su questi temi ognuno, anche Casaleggio, la può pensare come vuole”.

E oltre a dichiararsi credente, la Morghen sostiene a spada tratta la vicinanza tra Movimento 5 Stelle e precetti cattolici. “Forse siamo la forza politica che maggiormente sposa le posizioni cristiane – continua la Morghen -, attraverso le nostre battaglie in difesa dei più emarginati e dell’ambiente come il reddito di cittadinanza, le politiche ecologiche o la tutela degli anziani. Quali partiti si avvicinano di più a questi temi? Forse il Pd, con il suo continuo sfruttamento dell’immigrazione? La Lega Nord e Fratelli d’Italia, con le loro continue violenze? O Forza Italia, con tutte le sue ruberie?”.

Ma può la presa di posizione di Negri essere legata alla proposta di una ‘tassa sulle manifestazioni religiose’ proposta dai Grilli Estensi in consiglio comunale? La Morghen in questo caso non si sbilancia e cerca ancora una volta di chiarire i concetti: “Non ne ho idea, ma non credo. Parliamo di una personalità particolare che spesso ama intervenire nella vita pubblica, come con quell’omelia parecchio politicizzata durante l’ultima domenica elettorale. Ma la questione della ‘tassa per la Chiesa’ è stata riportata molto male e cavalcata da giornalisti che notoriamente ci sono contrari, visto che si trattava di una sola delle nostre proposte in mezzo a una valanga di emendamenti sul bilancio comunale. Quello che proponevamo era una messa a profitto di tutti gli spazi comunali nel corso delle manifestazioni culturali, compreso il Parco Urbano durante il Vulandra o le Sale Comunali durante Internazionale, in modo da alleggerire le tasse sui cittadini. Purtroppo il tutto è stato vivisezionato e ridotto a una ‘tassa sulla preghiera’”.

L’ultimo discorso della Morghen riguarda i privilegi della Chiesa in materia fiscale e patrimoniale: “Credo che la politica debba essere ben distinata dagli interessi personalistici di qualsiasi eminenza. Non dimentichiamo che il 22% del patrimonio immobiliare italiano è di proprietà della Chiesa, che non paga tasse al riguardo. Perchè? Dovremmo porci il problema, visto che il paese è in una situazione di sofferenza finanziaria, oltre che politica e morale, e occorrerebbe rivedere questi equilibri. Non ci si può fossilizzare su trattati dell’inizio del ‘900 o addirittura precedenti”.

Concetti che i Grilli Estensi ribadiscono ed estendono anche attraverso il proprio account ufficiale Facebook, dove sottolineano anche i numerosi scandali che negli anni hanno accompagnato Comunione e Liberazione: “Vi rendete conto in che condizioni ci tocca lavorare a Ferrara? – attaccano i pentastellati -. Anche il Vescovo è uscito allo scoperto contro il M5S. Sarebbe fin troppo facile ricordare al Monsignore cos’è Comunione (Corruzione) & Liberazione, di cui si onora di far parte, e quanti soldi circolano in maniera non proprio limpida al suo interno, ma preferiamo glissare e concentrarci sui problemi dei cittadini che, caro Vescovo per il suo dispiacere, non sono nè Grillo nè Casaleggio. Se i vescovi parlassero chiaramente contro il malaffare, l’Italia non sarebbe in queste condizioni. Attendiamo (con pochissima trepidazione) il prossimo suo attacco nei confronti di cittadini che col cuore e senza rubare stanno provando a risollevare le sorti di questa città e di questo Paese”.

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