Eventi e cultura
7 Giugno 2015
Iniziativa dei soci Arch'è per far conoscere non solo un luogo ricco di storia, ma anche di criticità legate ai tagli della spesa pubblica

‘Cancelli Aperti’ per i visitatori al Quadrivio rossettiano

di Redazione | 3 min

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unnamed (7)Il 5, 6 e 7 giugno terminano le aperture primaverili dell’iniziativa “Cancelli Aperti” a cura di Arch’è , in collaborazione con il Liceo Ariosto, nel Quadrivio rossettiano. Accessi da corso Biagio Rossetti 4 e da corso Ercole I d’Este 24a, dalle 11 alle 18.30.

Dal 22 aprile i soci operativi di Arch’è stanno festeggiando in modo singolare il decimo compleanno del laboratorio dei giardini del quadrivio aprendolo ai concittadini per fare loro conoscere non solo un luogo ricco di storia, ma anche di criticità legate ai tagli della spesa pubblica. Accanto alle tante iniziative “culturali”proposte, si può assistere alla problematica manutenzione delle aree strutturali del laboratorio ormai sommerse da uno spesso “feltro” di erba, foglie, piumini che hanno rialzato di parecchi centimetri quello che un tempo era un prato ben curato.

In questi giorni di giugno la vegetazione spontanea è cresciuta a vista d’occhio e, se è sicuramente suggestivo camminare tra fiori colorati e arbusti che arrivano alla cintola alla ricerca dei tanti pannelli storici, o di punti di vista suggestivi da cui fotografare l’ormai mitico palazzo dei da Castello sullo sfondo del Palazzo dei Diamanti, è anche difficile tenere libere le aree di laboratorio dove si fa triangolazione o quelle dove sono visibili le creste murarie dell’antico Granaio o utilizzare come panche i muretti di contenimento che l’architetto Melograni aveva realizzato nel lontano 1978 e che sono ora in gran parte nascosti dalla vegetazione.

In questo fine settimana si potranno trovare nel laboratorio del Liceo Ariosto, la scuola di Bassani, anche le fotografie di scattate nel 1989 da Paolo Zappaterra in via Cisterna del Follo 1, è stata infatti ricostruita la piccola mostra “Appuntamento a casa Bassani” che, nel lontano 3 Dicembre 2002, ha segnato l’inizio della collaborazione del Liceo con la Fondazione Giorgio Bassani. Queste le parole con cui gli studenti dell’allora IIA hanno accompagnato la pubblicazione delle fototografie di Zappaterra nella collana Quaderni dell’Ariosto: “In una mattina di fine estate siamo entrati nella nostra aula del liceo dove, sui banchi, erano appoggiate disordinatamente le foto di casa Bassaní scattate da Paolo Zappaterra. Ammirati e incuriositi ci passeggiavamo intorno, entravamo e uscivamo dalle stanze incorniciate, soffermandoci a riflettere su quei particolari apparentemente insignificanti, ma così vivi: un vaso, un quadro un po’ speciale, una crepa sul muro, uno specchio… Il nostro compito era quello di accompagnare le foto con didascalie, ma ogni spiegazione ci sembrava banale e inadeguata rispetto al lirismo delle immagini e all’intensità delle nostre emozioni. Solo la poesia di G. Bassani, che sentivamo riecheggiare in quei luoghi, poteva non illustrare, ma suscitare le stesse emozioni che provavamo noi, poiché proprio nei suoi versi lo scrittore ferrarese esprime la sua profonda essenza di uomo e di letterato. E con questa chiave di lettura poetica vi diamo appuntamento a casa Bassani. Così sarà lui che, guidandovi nella sua casa, si svelerà in modo nuovo e rievocherà gli ambienti e l’atmosfera legati ai ricordi di famiglia e al suo particolare rapporto con la vita e con la morte, insomma con l’esistenza. Per Giorgio Bassani dire di sé e di quello che ha vissuto è l’unica via possibile per ritornare alla vita. Proprio questo spirito di rinascita, che rianima e pervade la casa, è profondamente impresso nelle fotografie di Paolo Zappaterra, dove poesia e immagine si stemperano e si fondono in un connubio indissolubile”.

Domenica 7 giugno alle 17.30, Silvana Onofri converserà con i visitatori sul tema la “La poesia dei luoghi e i luoghi della Poesia. Paolo Zappaterra e Giorgio Bassani”.

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