Economia e Lavoro
3 Giugno 2015
Giovani, ambiente e connettività tra i nodi del primo Psr approvato in Italia

Sei priorità nel nuovo Piano di sviluppo rurale

di Redazione | 3 min

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trattore agricolturadi Francesco Altavilla

Giovani, sostenibilità ambientale e accesso ai servizi telematici anche nelle aree rurali più fragili. Sono i nodi intorno a cui si svilupperà il Piano di sviluppo rurale per il periodo 2014-2020. Alla presenza del presidente della Provincia di Ferrara Tiziano Tagliani, dell’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, il piano è stato presentato nella mattina di oggi mercoledì 3 giugno presso i locali dell’ex Centro Ortofrutticolo.

Il Psr della regione Emilia Romagna, “il primo in Italia ad essere approvato” ha ricordato l’assessore Caselli, è un “documento articolato e complesso” che però vede per i prossimi sei anni “un grosso investimento della regione per quella che è la seconda filiera produttiva regionale, che ha grandissimo potenziale di internazionalizzazione oltre che occupazionale”. Un piano redatto “partendo dalle esigenze del sistema produttivo, espresse da oltre mille interlocutori tra filiere produttive, organizzazioni di categoria, lavoratori agricoli, istituzioni e portatori d’interesse”. Lo sforzo della regione Emilia Romagna “è infatti raddoppiato, proprio per consentire al settore agricolo, che conta circa 65 mila addetti di “esprimere le sue potenzialità”, ha ricordato Simona Caselli. La Commissione europea ha approvato il Programma dopo il via libera tecnico arrivato l’8 maggio scorso. Il presidente della Provincia di Ferrara, pur nell’incertezza del momento rispetto all’ente rappresentato, ha voluto sottolineare “l’importante contributo del Piano a sostegno delle imprese agricole ferraresi”.

I “macro temi” individuati nel Psr e ordinati in sei diverse “priorità”, insieme con i bandi previsti dal piano, disporranno di risorse pubbliche per un miliardo e 190 milioni, suddivise tra fondi comunitari e statali, una delle dotazioni più alte tra le programmazioni regionali del nord Italia. L’ingente impegno economico previsto dal Psr prevederà l’allocazione di 51 milioni che serviranno per la banda larga e ultra larga, mentre invece 93 milioni di euro serviranno a coprire i costi della formazione e delle attività di consulenza alle imprese agricole. I bandi di finanziamento sono stati concentrati in maggioranza nei primi due anni del piano “per cogliere al volo la ripresa economica” ha sottolineato il responsabile della Direzione Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatorie, Valtiero Mazzotti. Nei primi sedici mesi saranno attivati circa il 74% dei bandi, tutti pubblicati sul portale agricoltura del sito della regione Emilia Romagna, per un totale di circa 400 milioni di investimenti. La pubblicazione dei primi bandi, e le prime selezioni, sono previste per il periodo compreso tra i mesi di luglio e settembre 2015. Le disponibilità dei finanziamenti, e l’accesso ai bandi sarà consentito a singoli imprenditori, a progetti di filiera, a programmi integrati e collettivi, oltre che ovviamente a progetti cooperativi.

psr taglianiI dirigenti regionali hanno prospettato di riuscire a finanziare circa 5mila progetti d’investimento, di cui 128 milioni destinati ai giovani imprenditori agricoli. Una forma di “aiuto, non di finanziamento”, che sia di “sostegno al primo insediamento” per quelle imprese che hanno una produzione standard compresa tra i 12 mila e i 250 mila euro annui.

La tutela ambientale, delle risorse naturali, insieme con l’attenzione al consumo di risorse naturali, prima tra tutte l’acqua, è uno dei punti cardine del piano di sviluppo rurale 2014-2020. Tra le condizioni “ex ante” da soddisfare per accedere ai finanziamenti ci saranno alcune misure di rispetto e attenzione al risparmio idrico.

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