Politica
31 Maggio 2015
Il 'think tank' Pluralismo e Dissenso promuove altrettante petizioni per trasformare la città

Sette progetti per il futuro di Ferrara

di Redazione | 4 min

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Mario Zamorani e Paolo Niccolò Giubelli

Mario Zamorani e Paolo Giubelli

Sette firme per sette petizioni che riguardano altrettanti progetti per il futuro di Ferrara. E’ la nuova iniziativa del “Think tank” (serbatoio di pensiero) Pluralismo e Dissenso di Mario Zamorani e Paolo Niccolò Giubelli, che a breve inizieranno a raccogliere le sottoscrizioni sulle proposte, alcune delle quali, in particolare la prima, hanno già ottenuto il sostegno del segretario provinciale Pd, Luigi Vitellio, per quello che sarà l’iter successivo al raggiungimento dell’obiettivo delle 100 firme.

“Lo voglio dire subito chiaramente, avendo avuto con lui un incontro molto soddisfacente: Vitellio può diventare una persona molto importante per Ferrara”. La petizione di Pluralismo e Dissenso che ha convinto il numero uno del Partito Democratico ferrarese è quella denominata “La città del futuro“, che intende attivare l’Amministrazione comunale per disegnare un Progetto Ferrara a lungo termine, un’idea di città di qui a 20 anni, coinvolgendo urbanisti, economisti, storici, filosofi ed altre figure in grado di portare una propria visione del futuro di Ferrara. “Manca una programmazione di questo tipo – dice Zamorani – a causa della comprensibile necessità di provvedere alle esigenze più urgenti e immediate, ma è fondamentale guardare avanti e mettere in campo progetti”.

La seconda petizione punta invece alla salvaguardia, manutenzione e sviluppo delle Mura, definito da Paolo Giubelli “il più grande parco della città, una ricchezza che va mantenuta e curata, ma che è anche un luogo di tante attività”. Ed è proprio per sviluppare attività che valorizzino e vivacizzino questo grande spazio verde che Pluralismo e Dissenso chiede la realizzazione di un ufficio ad hoc del Comune che coordini le iniziative delle associazioni che guardano con interesse alle Mura e della futura associazione “Amici delle Mura” per la cui costituzione “stiamo già raccogliendo consensi e conferme”.

Legata allo sviluppo delle Mura è poi la terza petizione, riguardante un intervento per la valorizzazione del Bastione S. Lorenzo. “Ora – spiega Giubelli – è un parcheggio asfaltato. Chiediamo che si avvii la procedura per la sua chiusura entro il 2015 e di ripristino del manto erboso, cercando anche di salvaguardare per quanto possibile le aree di sosta che verranno a mancare con l’individuazione di parcheggi nelle aree limitrofe”.

Misure a sostegno del commercio nel Centro Storico” è poi il tema della quarta petizione, con la quale si chiede di intervenire contro la “desertificazione” del cuore cittadino prendendo come esempio quanto fatto nella città di Asti: “Aliquota Imu agevolata per i proprietari di immobili che commerciali che li danno in locazione a nuove iniziative commerciali, canoni calmierati per almeno tre anni e realizzazione di un fondo di garanzia per i nuovi commercianti contro eventuali inadempienze fino a un massimo di 6 mensilità”.

Zamorani ripropone poi la pedonalizzazione del Centro Storico con la quinta petizione, riferendosi a piazza Trento Trieste, corso Martiri della Libertà e piazza Savonarola, con la sola eccezione dei mezzi per i cittadini in gravi difficoltà di deambulazione e dei mezzi ecologici per carico e scarico merci.

La sesta petizione punta a far diventare Ferrara la prima città d’Italia con frequenti consultazioni popolari, in ossequio all’art.35 dello Statuto comunale – “mai applicato, come del resto avviene in tutte le altre città”, spiega Zamorani – che prevede che “la consultazione può avvenire attraverso mezzi informatici o telematici”. “Oggi la rete – è convinto Zamorani – offre la grande opportunità di far partecipare attivamente i cittadini all’attività amministrativa, un’opportunità da cogliere anche per riavvicinare gli stessi cittadini alla politica”.

L’ultima petizione, la settima, chiede al Comune di celebrare due date ritenute di massima importanza. La prima è il 20 settembre 1870, data della liberazione di Roma dal potere dello Stato Pontificio (la breccia di Porta Pia), la seconda è il 21 giugno 1859, data in cui “Ferrara fu libera dalla signoria dei pontefici”.

Oltre alle petizioni, Pluralismo e Dissenso ha annunciato i nuovi incontri pubblici che ha organizzato sui temi riguardanti passato e futuro di Ferrara. Il primo si terrà l’11 giugno alle ore 17 nella Sala dell’Arengo del municipio con Roberto Montanari della direzione nazionale del Pd, il secondo, sempre alla Sala dell’Arengo, il 19 giugno con il segretario provinciale Pd Luigi Vitellio, “al quale – riferisce Zamorani – ho chiesto la sua partecipazione solo a patto che porti almeno tre proposte di discintinuità con passato, e lui ha accettato”. Tema dei due incontri sarà infatti “Il centrosinistra che cambia”.

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