Economia e Lavoro
31 Maggio 2015
"Disponibili a mettere in campo ogni azione per salvaguardare i posti di lavoro"

Eni Versalis, il Comune chiede risposte al Governo

di Redazione | 4 min

unnamed“L’investimento di Eni Versalis, in uno scenario che ha visto gli altri interventi previsti dal gruppo sospesi o rimandati (come si è verificato in altre città), a Ferrara sta procedendo seppure con qualche rallentamento dovuto, secondo l’azienda, alla momentanea sfavorevole congiuntura del business”. E’ quanto precisa l’Amministrazione comunale dopo l’allarme lanciato dai sindacati sul futuro del petrolchimico ferrarese in seguito alla nuova politica del gruppo, ora diretto da Claudio Descalzi ed Emma Marcegaglia, di puntare principalmente sull’estrazione di idrocarburi fuori dall’Italia ridimensionando quindi gli impegni sui ‘rami’ del gruppo dedicati alla raffinazione, alla ricerca e alla produzione chimica.

La preoccupazione dei sindacati riguarda il futuro del petrolchimico ferrarese, tanto da aver proclamato per il 3 giugno uno sciopero dei dipendenti Versalis con contemporaneo presidio davanti ai cancelli dello stabilimento durante la giornata. Il rallentamento citato dalla nota del Comune è relativo a quanto già riportato dagli stessi sindacati. Versalis infatti aveva annunciato una nuova linea produttiva di gomme per il futuro impianto XXVII, il revamping di tre linee dell’impianto XXVI e un intervento conservativo sull’impianto X, ma tra marzo e maggio ha rimandato o annullato i propri impegni industriali nello stabilimento. L’entrata in funzione della nuova linea slitterà infatti al 2019, il revamping al 2017 e addirittura l’impianto Ctz (per la produzione di catalizzatori) andrà incontro a una chiusura per i prossimi due anni.

“Di ciò – aggiunge l’Amministrazione comunale – è stata data adeguata comunicazione sia al Comune che ai sindacati da parte dell’azienda. Sono già iniziati i lavori del cantiere e sono già state selezionate con bandi di gara le aziende che eseguiranno i lavori per la costruzione dell’impianto”.

La politica industriale di Eni preoccupa comunque lo stesso Comune, che conferma la disponibilità a mettere in campo ogni azione possibile, di concerto con la Regione che da parte sua ha già comunicato che presto convocherà il Tavolo regionale, per sostenere le aziende del Polo chimico, salvaguardando i posti di lavoro e cercando di creare le condizioni per attrarre nel sito nuove imprese”. “In quest’ottica – annuncia la nota comunale – sta andando l’impegno del Sindaco verso la facilitazione della ricollocazione dei lavoratori di Cef all’interno delle altre aziende del polo, e in quest’ottica si procederà per avere risposte dal Governo rispetto alla politica industriale di Eni”.

Intanto venerdì 5 giugno a Mantova, presso lo stabilimento del petrolchimico, si terrà un’incontro nazionale tra Versalis ed Eni, le segreterie nazionali e le Rsu del gruppo, per la presentazione del piano industriale e di ricerca sviluppo della chimica. La Femca Cisl di Ferrara annuncia la sua partecipazione con una delegazione composta dal segretario provinciale, da una parte della segreteria e dai rappresentanti della Rsu. “Durante la presentazione – riferisce il sindacato di categoria – ci aspettiamo di apprendere quali siano le prospettive societarie alla luce delle dichiarazione dell’amministratore delegato Daniele Ferrari apparse sulla stampa nazionale lunedì 25 maggio. Infatti in un roadshow internazionale, tenutosi dall’Eni sulle piazze finanziarie statunitensi, l’amministratore delegato di Versalis, affiancato dal ceo Eni, avrebbe dichiarato che nel prossimo biennio Versalis cercherà nuove alleanze azionarie per tutto il gruppo prendendo a riferimento le esperienze positive di partnership già esistenti per la chimica verde. Per Ferrara resta aperto il ragionamento sull’approvvigionamento delle materie prime (etilene e propilene) alla partenza del nuovo investimento e con la prevista fermata del cracking di Porto Marghera: ci saranno le condizioni per approvvigionare il nostro stabilimento, compresa L. Basell, senza ricorrere ad un rifornimento aggiuntivo da ferrocisterne?”

“Come abbiamo sempre detto, con le informazioni in nostro possesso – conclude il sindacato – riteniamo che la riconversione totale dello stabilimento veneziano a chimica green, anche se ben vista dal governo, non può che comportare difficoltà agli stabilimenti a valle (Ferrara e Mantova). La Femca cercherà di sviscerare nei minimi dettagli gli impegni sul sito di Ferrara e le prospettive future riguardanti sia le produzioni che la ricerca (attività consolidate e nuove in via di implementazione, vedi l’assimilazione dell’impianto Ctz in ricerca). Se le risposte non saranno convincenti la Femca avvierà un confronto serrato con Versalis su questi argomenti”.

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