Economia e Lavoro
29 Maggio 2015
Mercoledì 3 giugno Tiziano Tagliani e l'assessore regionale Simona Caselli presenteranno il nuovo programma di sviluppo

Sviluppo rurale, in arrivo 1,2 miliardi per l’Emilia-Romagna

di Ruggero Veronese | 2 min

agricolturaMercoledì 3 giugno alle 10, nella Sala Tonda dell’ex Centro ortofrutticolo in via Bologna 534, si svolge il primo incontro provinciale di presentazione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2014-2020. Per l’Emilia-Romagna ci sono risorse pubbliche per un miliardo e 190 milioni, tra fondi comunitari e statali, ossia la dotazione più alta delle ultime programmazioni tra tutte le Regioni del Nord Italia.

Rispetto alla fase precedente (2007-2013) si registra un aumento di 131 milioni di euro e, per quanto riguarda il cofinanziamento regionale, di 100 milioni, con la Regione che raddoppia le risorse dal proprio bilancio per i prossimi sette anni. La Commissione europea ha approvato il Programma dopo il via libera tecnico arrivato l’8 maggio scorso e la Regione Emilia-Romagna è tra le prime a partire in Italia e in Europa, insieme a Germania, Regno Unito e Spagna.

L’iniziativa di Ferrara, cui parteciperanno l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, e il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, è il quarto di una serie d’incontri nei territori emiliano romagnoli. Il programma prevede, tra l’altro, le prime applicazioni e i tempi di uscita dei primi bandi. Il nuovo Psr 2014-2020 è stato redatto partendo dalle esigenze del sistema produttivo, espresse da oltre mille interlocutori tra filiere produttive, organizzazioni di categoria, lavoratori agricoli, istituzioni e portatori d’interesse. Tra le finalità annunciate dagli organizzatori quelle di “stimolare la competitività del settore agricolo, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e azioni di contrasto ai cambiamenti del clima, oltre a realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali”.

In dettaglio, oltre 515 milioni sono destinati al sostegno della competitività e all’aumento della redditività delle imprese agricole. Un cofinanziamento che consentirà di mettere in moto una spesa complessiva di oltre 972 milioni, per ammodernare i processi produttivi, sostenere le produzioni di qualità e la diversificazione delle colture. Un monte risorse, si calcola, in grado di finanziare 5mila progetti d’investimento, di cui 128 milioni destinati ai giovani imprenditori.

Più di 509 milioni serviranno per ridurre l’impatto ambientale delle attività agricole, la tutela delle biodiversità e del patrimonio paesaggistico e la prevenzione del dissesto idrogeologico, con un totale di mille progetti finanziati. Quasi 140 milioni saranno investiti per migliorare l’accesso a internet e per strumentazioni telematiche, mentre per le aree rurali più fragili avranno a disposizione oltre 66 milioni di euro. Altri 51 milioni serviranno per la banda larga e ultralarga e a 93 milioni ammontano le risorse destinate al capitolo formazione, informazione e alle attività di consulenza alle imprese agricole. Quasi 30 milioni saranno in dotazione per lo sviluppo di software, attività di supporto alle imprese, azioni di monitoraggio e valutazione.

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