Economia e Lavoro
29 Maggio 2015
Finite in pochi giorni le risorse apposite messe a disposizione dalla Cciaa

Imprese, c’è voglia di farsi conoscere all’estero

di Redazione | 2 min

camera commercioLe imprese ferraresi “sbancano” in pochi giorni le risorse messe loro a disposizione dalla Camera di commercio per far conoscere i propri prodotti e servizi ai mercati di tutto il mondo: più di 100 le richieste di contributo presentate per la locazione di spazi espositivi e di aree di incontro, costi di iscrizione, allestimento stand, servizi di interpretariato, trasporto e movimentazione di materiali e prodotti destinati all’esposizione.

Una risposta, nei primi giorni di apertura del bando, che è andata oltre le più rosee aspettative grazie all’adesione di tante piccole e medie imprese della nostra provincia che, raccogliendo l’invito della Camera di commercio, hanno deciso di non disertare il campo ed, anzi, di aumentare gli sforzi all’estero per dribblare le pene di un mercato domestico in coma profondo.

“Più del 54% delle domande pervenute riguarda imprese aventi sede nei Comuni colpiti dal sisma”, ha detto Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio, secondo il quale “questo è un dato positivo perché, in una fase di congiuntura economica sfavorevole, è segno che le nostre imprese, pur attraversando momenti di forte difficoltà, stanno sempre di più operando sul fronte dei mercati internazionali per spingere sul rilancio della produttività”.

Una rinnovata capacità di competere delle imprese ferraresi viene, peraltro, segnalata anche da una crescita in volume delle esportazioni di beni maggiore di quella della domanda sui nostri mercati di sbocco. ”I risultati delle aziende più efficienti – ha proseguito Govoni – che hanno aumentato le vendite sui mercati esteri, investito e realizzato innovazioni, contrastano con quelli di una parte considerevole del sistema produttivo, caratterizzata da una scarsa propensione a innovare e da strutture organizzative e gestionali più tradizionali”.

Le esportazioni ferraresi, nel primo trimestre di quest’anno, sono state pari a circa 640 milioni di euro, facendo segnare un bel segno + rispetto allo stesso periodo del 2014. Una crescita trainata dal boom sul mercato statunitense, oltre che dai Paesi dell’Unione europea, che continuano ad essere la principale destinazione dei prodotti ferraresi.

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