Politica
28 Maggio 2015
Riunita la commissione consiliare Pari Opportunità, l'obiettivo è dotare il Comune di un regolamento entro l'estate

Via all’iter per il pieno riconoscimento delle unioni civili

di Redazione | 3 min

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Non si ferma il lavoro dell’assessore Annalisa Felletti, presente nel pomeriggio di mercoledì ai lavori della commissione comunale Pari Opportunità in cui ha avuto inizio “un primo confronto sul tema delle unioni civili”, come ha detto la presidente Deanna Marescotti.

Alla luce dell’assenza di una normativa regionale in merito al tema la consigliera democratica ha ricordato che “le amministrazioni comunali possono avere un registro delle unioni civili cui alcuni Comuni associano un regolamento”.

A Ferrara l’elenco delle unioni civili esiste, ma è “una risorsa poco utilizzata” come ricorda Paola Peruffo, Fi, oltre che mancante del regolamento correlato.

L’assessore Felletti ha voluto informare la commissione della conclusione del percorso partecipato “Nuove famiglie – Nuovi diritti” iniziato il 31 marzo e conclusosi martedì 26 maggio con la stesura del documento finale, che verrà presentato il 9 giugno. L’obbiettivo della giunta, ha fatto sapere la Felletti è quello di “regolamentare l’elenco delle unioni civili esistente, che ad ora stabilisce solo un criterio di premialità per l’accesso agli alloggi popolari”. Una proposta accolta positivamente da Ilaria Baraldi, consigliera Pd, che giudica necessario da parte della commissione “esprimere la propria opinione in un documento da proporre alla giunta”.

Se gli organismi del governo comunale devono concentrarsi su cosa “effettivamente si può fare” come ha detto Dario Maresca, Pd, diverse sono state le posizioni circa gli indirizzi da dare al documento finale che dovrà essere redatto. Se da una parte alcuni consiglieri, e lo stesso assessore Felletti si sono detti propensi a “dare risonanza presso i livelli legislativi superiori ad alcune rivendicazioni che riguardano le coppie di fatto”, altri membri del Consiglio Comunale sono più scettici. Matteo Fornasini, Fi si dice “perplesso” nonostante giudichi l’argomento non valutabile secondo logiche di opportunità politica ma come una “questione di coscienza individuale” fermo restando che “la regolazione del matrimonio o delle unioni tra persone dello stesso sesso non ha nulla a che vedere con il lavoro del Consiglio Comunale”.

Secondo Ilaria Baraldi, la risoluzione, tenendo presenti le competenze dell’amministrazione comunale dovrà “prendere in considerazione non solo le coppie ma le famiglie, anche quelle omogenitoriali, riconoscendo diritti e doveri verso i figli e verso il coniuge”.

Tra i settori su cui lavoreranno i consiglieri ci sarà la salute, i doveri dell’essere genitore, la scuola e i diritti abitativi. L’obbiettivo, prosegue la consigliera Baraldi è quello di “cancellare le discriminazioni, i cittadini ferraresi iscritti all’elenco delle unioni civili chiedono pari diritti ma anche pari doveri, per giungere al riconoscimento di una cittadinanza piena”. Un regolamento che intorno a i temi sopra citati si fonderà su convenzioni con gli enti competenti, proprio in ragione di una legge statale volta all’equiparazione, a proposito del sistema di welfare, delle coppie di fatto con le coppie sposate.

Fiduciosa l’assessore Annalisa Felletti, che spera di poter arrivare alla redazione del regolamento correlato all’elenco delle unioni civili entro l’estate, insieme con la trascrizione dei matrimoni same sex contratti all’estero dopo che i giudici della Prima Sezione Ter del Tar del Lazio hanno reputato illegittimo il sollecito rivolto ai prefetti dal ministro dell’Interno Angelino Alfano affinché fossero cancellate le trascrizioni.

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