Politica
28 Maggio 2015
Secondo il consigliere non vi sarebbero i requisiti di idoneità nell'appartamento in cui alloggiano 14 immigrati

Rendine: “Profughi ospitati in spregio alla normativa”

di Redazione | 2 min

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IMG_20150527_174721869Da diversi giorni nello stesso palazzo dell’hotel Astra sono stati sistemati 14 profughi in un appartamento al quinto piano di circa 110 metri quadri, situazione che secondo il consigliere di opposizione Francesco Rendine (Gol) desta perplessità in merito all’idoneità alloggiativa e ai requisiti igienico sanitari. Secondo Rendine, infatti, il provvedimento con cui il comune di Ferrara ha fissato le superfici per ottenere il certificato di idoneità alloggiativa avrebbe indicato superfici minime errate “in spregio alla normativa nazionale”.

Perplessità che il consigliere ha tradotto in una mozione con la quale vorrebbe impegnare il Consiglio comunale, oltre a sindaco e giunta, a correggere i parametri sbagliati e “inspiegabilmente adottati dal Comune di Ferrara” e ad “attivare gli organi preposti affinché vengano condotti precisi controlli volti ad assicurare il rispetto da parte delle cooperative dei parametri abitativi stabiliti della normativa nazionale”. L’appartamento in cui vivono i 14 profughi è stato infatti affittato da un privato alla cooperativa “Vivere qui”, che lo gestisce per conto di Asp cui chiede i rimborsi statali per ogni profugo ospitato.

Rendine fa presente nella sua mozione che i requisiti igienico sanitari fissati dal D.M. 05/05/75 stabiliscono che per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a 14 metri quadri, per i primi 4 abitanti, e a 10 metri quadri per ciascuno dei successivi, con stanze da letto di 9 metri quadri se per una persona e di 14 metri se per due persone, oltre a un soggiorno di almeno 14 metri. Ne consegue che, ad esempio, per 4 abitanti è fissata una superficie di 56 metri quadri, cioé 14 metri moltiplicati per le 4 persone alloggiate.

Aver alloggiato 14 rifugiati in un unico appartamento di 110 metri quadri, secondo Rendine non è rispettoso della normativa nazionale, che riferisce nella stessa mozione di aver appreso che la cooperativa in questione “ricevendo 25 euro di contributo per alloggiare ogni immigrato e utilizzando impropriamente l’appartamento preso in affitto a 700 euro mensili, ricevendo 350 euro al giorno ha un margine di guadagno del 1.500%”.

Il provvedimento con cui il comune di Ferrara ha fissato le superfici per ottenere il certificato di idoneità alloggiativa sarebbe poi sbagliato, in quanto indica per un nuicleo familiare di 4 persone una superficie di 48 metri contro i 56 calcolati da Rendine, “forse – commenta il consigliere – per consentire maggiori margini alle cooperative che gestiscono gli immigrati.

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