Politica
26 Maggio 2015
Presidio di protesta permanente in aula, aspre critiche e ironie da parte della maggioranza

Aumento tasse, l’opposizione occupa il Consiglio comunale

di Redazione | 4 min

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Parole forti quelle del candidato sindaco del centrosinistra che, fiancheggiato da tutti i consiglieri di opposizione e dalla candidata Elajda Kasa, attacca il sindaco Alan Fabbri e tutta la maggioranza non solo per la cartellonistica presente in tutta la città, quanto per l'utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività per le quali non capisce il criterio di urgenza applicato

Una protesta politica eclatante contro l’aumento delle tasse comunali, quella messa in atto dalle forze di opposizione, che ha deciso oggi di occupare con un presidio permanente il Consiglio comunale di Ferrara in corso sul bilancio.

“Abbiamo deciso – spiega Paolo Spath di Fratelli d’Italia-An – di indire un presidio permanente del Consiglio Comunale di Ferrara sul tema dell’aumento delle Tasse Comunali. Pretendiamo a nome del gruppo Fratelli d’Italia – An che il Consiglio prosegua, incessantemente. Le motivazioni di questa nostra forma estrema di protesta, fondano le radici nella sordità della Giunta e del sindaco di fronte alle proposte giunte dall’opposizione, e dall’atteggiamento arrogante e superbo dei consiglieri comunali di Pd, Ferrara Concreta, Sel.

“È l’estremo atto di protesta, sempre civile e pacifico, unico strumento di opposizione per opporci a questa manovra per evidenziare l’atteggiamento di chiusura totale del sindaco e della maggioranza di fronte a una nostra risoluzione che chiedeva un passo indietro da parte della giunta e riprendere insieme un percorso di approfondimento nella commissione competente al fine di capire se era possibile evitare questo aggravio di tasse a danno dei cittadini”, commenta l’altro ideatore della protesta, Matteo Fornasini.

11118154_10152902798704677_296086201_n“Questa non è una forma di ostruzionismo – dice Paolo Spath – ma una protesta politica. Riteniamo infatti che sia questa aula, questo consiglio, questa assemblea, il luogo sovrano scelto voluto ed eletto dai ferraresi per decidere delle sorti delle scelte della nostra città. Riteniamo che la competenza decisionale, non sia ad esclusivo appannaggio di giunta e maggioranza, ma che le decisioni, anche quelle delicate come quelle legate al bilancio comunale, vadano discusse e approvato di concerto, con disponibilità all’ascolto anche delle minoranze e senza pregiudizi di sorta. A sostenere il mio operato, sono i ferraresi che sono scesi in piazza venerdì 22 maggio: il loro messaggio è di chiara opposizione a questa manovra, che rischia di mettere ancora più in ginocchio il tessuto economico cittadino, già duramente colpito dalla crisi strutturale che colpisce il nostro Paese da anni. Essi devono essere ascoltati e necessitano di risposte chiare, precise, coerenti”.

Le opposizioni decidono quindi di rimanere a presidio permanente del consiglio comunale, per mettersi a disposizione di chi vuole discutere, parlare, trovare punti di convergenza: a disposizione dei ferraresi, degli altri membri del consiglio, della giunta. “La necessità è quella di trovare una soluzione alternativa alla dura imposizione fiscale, e condivisa, lo dobbiamo fare per la nostra città”

“Chiedo anche – aggiunge Spath – che non ci sia fretta nel voler approvare la manovra di bilancio, avendo ulteriori 2 mesi per discuterlo e che invece si lavori a ritmo serrato nelle commissioni, con approfondimenti dei vari punti di cui si compone la manovra, per favorire tavoli di confronto, per una politica fiscale più equa e non gravosa per le tasche dei cittadini e delle imprese ferraresi. Rimarremo in presidio permanente – continua il portavoce provinciale del partito guidato da Giorgia Meloni – senza mai lasciare un attimo il tempio della democrazia cittadina, fino a che la giunta non avrà deciso di ritirare le sue delibere o fino a quando il sindaco Tagliani e la maggioranza, non avranno deciso di procedere ancora una volta a testa bassa noncuranti delle opinioni e delle necessità della gente. E confermando la grande bugia dei conti in ordine del debito sempre più basso consegnata ai ferraresi meno di un anno fa per accaparrarsi il risultato elettorale.

“Restiamo a disposizione, – conclude il presidente di FdI-An – per discutere per parlare e per confrontarci per votare e infine per ritirare questa manovra fiscale depressiva demenziale terribile per la nostra città. Restiamo a disposizione, in modo propositivo e costruttivo, ma sulle tasse ai ferraresi non indietreggeremo di un passo”.

IMG_spathAlla fine ad occupare il Consiglio sono rimasti solo Fornasini, Spath, Bazzocchi e Balboni. Sul posto è intervenuta anche la Digos che ha chiesto i nomi di sarebbe rimasto a occupare l’aula per poi andare via.

I dipendenti comunali non sono rimasti a presidiare all’interno del Municipio e sono tornati regolarmente a casa (qualcuno un po’ in ritardo rispetto a quanto previsto): “Così non graviamo sui costi”, commenta Fornasini.

Voci critiche arrivano subito via Facebook da parte della maggioranza. “Ai tre consiglieri dell’opposizione rimasti in aula volevo solo dire una cosa : abbiamo già votato. Buon proseguo”, scrive Luigi Vitellio, capogruppo del Pd, mentre molto più duro è Davide Bertolasi: “Questo è il rispetto delle istituzioni che la minoranza ha. Inqualificabile.” Più ironico l’assessore Aldo Modonesi che su Twitter scrive: “Aula C okkupata!” e poi su un post di Fornasini scherza “tra un po arrivo con la chitarra”, seguito da Caterina Ferri: “Se facciamo la spaghettata a mezzanotte arrivo anch’io”.

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