Politica
26 Maggio 2015
Cgil, Cisl e Uil considerano equa la manovra fiscale ma criticano l'aumento dell'addizionale Irpef

Bilancio, sindacati preoccupati per l’Asp

di Redazione | 3 min

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IMG_20150525_160024149I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil approvano a metà e con molte critiche la manovra fiscale che impatterà sul bilancio di previsione 2015 e si mostrano preoccupati per la situazione dell’Asp. Le parti si sono incontrate negli scorsi giorni con il sindaco Tiziano Tagliani per fare il punto della situazione.

“Pur riconoscendo il profilo di equità della manovra che trae le nuove entrate per due terzi da imposta patrimoniale e per un terzo dall’addizionale Irpef, e che conferma un impianto generale della imposizione locale informato a criteri di progressività – si legge in un documento congiunto redatto da sindaco e sindacati -, non condividono il ricorso a quest’ultimo prelievo poiché agisce prevalentemente sui redditi da lavoro e da pensione e perché una parte rilevante del maggior gettito graverà su redditi che non beneficiano del bonus fiscale governativo, o perché da pensione (già penalizzate dal mancato adeguamento al costo della vita) o perché mediamente di poco superiori al tetto dei 26.000 euro”.

Il profilo di equità poco prima lodato viene dunque immediatamente criticato, con l’aggiunta successiva di un ulteriore rilievo: “La manovra sarebbe più equa se il maggior prelievo fosse tutto spostato dal lato dell’Imu, osservando come l’uso della aliquota massime darebbe un gettito equivalente, e sottolineando come in altre occasioni le addizionali Irpef siano state specificamente finalizzate a politiche sociali concordate con le organizzazioni sindacali (come nel caso dell’addizionale regionale per la istituzione del Fondo Regionale per la non autosufficienza)”. L’amministrazione osserva in contrasto però che aumentare ancora maggiormente l’Imu porterebbe “un impatto negativo sia su attività produttive oggi in difficoltà (negozi) che sulle politiche di attrattività di nuove imprese, sulle quali la amministrazione è già impegnata, ricordando anche il bando congiunto con la Cciaa e la nuova “mission” affidata alla Agenzia per lo sviluppo territoriale Sipro”.

Non solo, per Cgil, Cisl e UIl, manca “una previsione di investimenti dedicati in maniera specifica a innescare dinamiche di sviluppo locale e a incrementare l’occupazione , in un quadro che vede ancora prevalenti segni di cedimenti di strutture produttive e di perdite di posti di lavoro”.

I sindacati hanno inoltre chiesto di chiarire le strategie della Amministrazione nei confronti della consistenza del deficit in emersione nel bilancio dell’Asp, domanda a cui l’amministrazione ha risposto che ha già programmato sia nei bilanci precedenti al 2015 che nel preventivo 2015 risorse sia per far parzialmente fronte al disavanzo pregresso che per aumentare i trasferimenti all’Asp a preventivo. Contestualmente ha richiesto al Cda una verifica delle cause della dinamica della spesa e un conseguente un piano di riorganizzazione al quale condizionare e finalizzare eventuali nuove risorse. L’Amministrazione, inoltre, “condividendo la preoccupazione per la evoluzione della situazione sociale a causa del prolungarsi della crisi intende inserire tra i capitoli di spesa, una cifra (orientativamente 150.000 euro) per l’attivazione di Borse lavoro a favore delle persone in condizioni di maggior disagio per la perdita di lavoro e la mancanza di altri sostegni economici. Tagliani in sede di dibatti in Consiglio comunale ha affermato che la copertura del buco di bilancio Asp è in gran parte già stata inserita nel bilancio pre-manovra fiscale: “La partita vale adesso 400mila euro”. Il sindaco non ha negato difficoltà: “Forse avrebbero potuto dirci prima come stavano andando le cose e forse avremmo dovuto fare noi qualcosa prima”, ha ammesso.

Nel documento congiunto si legge che l’Amministrazione dichiara che “le risorse che vengano liberate da eventuali (e sempre probabili) risparmi di spesa corrente, che permettano di ridurre il fondo di riserva saranno impegnate prioritariamente in campo sociale”.

Confermato invece dai sindacati il parere negativo per la riduzione dei posti letto convenzionati e degli assegni di cura derivanti dal Fondo regionale per la non autosufficienza, confermando anche la richiesta di sospensione di tale piano, ricordando che, nell’incontro avuto in dicembre, “tale ipotesi era stata espressamente esclusa dall’assessore e dai dirigenti del distretto”. Un incontro al riguardo è convocato dal Comitato di distretto il prossimo 5 giugno.

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