Cronaca
25 Maggio 2015
Intervista a Rosanna Massarenti direttrice di Altroconsumo e organizzatrice del Festival

“Ferrara centro ideale per dire, fare e cambiare”

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Bancarotta fiscale. Stangate per due ferraresi

Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale

Paziente assunse ivermectina contro il Covid, ma morì. Ex medico finisce a processo

È stata fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero

_MG_9531di Anja Rossi

Pioggia e freddo non sono bastati a fermare il festival di Altroconsumo, edizione 2015. Abbiamo chiesto alla direttrice della rivista Altroconsumo e organizzatrice della manifestazione Rosanna Massarenti alcuni pareri sulla tre giorni di festival ferrarese.

Tra dibattiti sulla sharing economy, workshop su come fare un orto in balcone e gruppi d’acquisto della benzina, qual è il bilancio di questa terza edizione del festival dei consumatori?
“Il festival pensato in questo modo è una formula che funziona. E Ferrara, d’altra parte, è il centro ideale dove far incontrare le persone per ‘dire, fare e cambiare’, come recitava lo slogan di quest’anno. La gente è sempre più interessata alla prossimità e Ferrara offre spazi piccoli – come il chiostro di San Paolo, che rimane il mio preferito -, ma che in realtà diventano luoghi grandi e aperti al dibattito proprio nel loro essere intimi”.

Cosa ha avuto più successo nell’edizione di quest’anno?
“Funzionano tantissimo le cose pratiche: gli appuntamenti su come leggere le etichette, gli incontri su come scegliere i detersivi, le creme, i pannolini. Vincono anche quest’anno le iniziative di Altroconsumo su come usare al meglio le cose di tutti i giorni. Molto successo ha avuto anche lo spettacolo di sabato di Ale & Franz, che è stato divertente e intelligente al contempo. Molto seguito hanno avuto anche le degustazioni e i workshop, tutti gratuiti, che nonostante il maltempo di sabato hanno visto la fila per iscriversi già dal mattino presto”.

Dire, fare, cambiare. Davvero tutto questo può accadere in una città come Ferrara?
“Di Ferrara, e del festival voluto e pensato a Ferrara, mi piace innanzitutto l’idea di scendere in mezzo alle persone, l’idea di esserci fisicamente. Questo atto di aggregazione, già di per sé importante, assume una valenza ancora più forte perché è consequenziale a un lavoro da noi svolto nel tempo. Per le persone esserci, nonostante la pioggia e il cattivo tempo, non è un atto dovuto. D’altra parte, per noi esporci è segno di apertura e di complicità con i nostri soci e con chi viene a trovarci al festival. I nostri incontri non vogliono essere delle lezioni che vengono dall’alto, preferiamo un dialogo che sia alla pari. Con questi incontri, queste note collaborative, vogliamo essere dei facilitatori di informazioni, ma ognuno deve fare la sua parte. Puntiamo sulla consapevolezza, poi ogni cittadino, una volta informato, deve decidere autonomamente ed essere libero di fare come meglio crede”.

Alimentazione, salute, risparmio, sicurezza, energia e scelta dei prodotti migliori. Secondo lei c’è una maggiore sensibilità da parte del pubblico sui temi che Altroconsumo dal 1973 indaga?
“In questi ultimi anni è cambiato il mondo, radicalmente. Di conseguenza è inevitabile pensare a come siano cambiati anche i consumatori. Credo ci sia una sensibilità maggiore, e per questo anche uno spreco minore, dettato inevitabilmente anche dalla crisi. Certi temi sono sicuramente stati riportati alla ribalta nell’ultimo periodo, come la sostenibilità e l’ambiente”.

L’associazione Altroconsumo ha oltre 370 mila soci in tutta Italia, di cui 33.680 solo in Emilia Romagna. Da direttrice della rivista e da organizzatrice del festival, come vede il consumatore in Italia oggi?
Credo esistano solo due categorie di consumatore: il consumatore egoista e quello altruista. E credo che nel vivere sociale, conviene egoisticamente comportarsi bene e fare ciascuno la propria parte. Il consumatore altruista è quello che fa del bene anche a se stesso, più di quanto non farebbe se pensasse solo a sé.
Bisogna iniziare a pensare che lo spreco non è solo spreco di denaro, ma anche di valori. La disinformazione fa molto comodo e in Italia in questo senso c’è un’analfabetizzazione di ritorno. C’è da alzare il livello culturale, per poter sensibilizzare le persone. Forse, per questo, è meglio iniziare dalle piccole cose che ci toccano nel quotidiano.

Si sta allargando la curiosità per questo festival o rimane un festival ‘per i soci’? Riscontra anche nuovi ed eterogenei ‘curiosi’?
Abbiamo dei soci molto affezionati, che vengono a Ferrara anche da altre regioni per incontrarci. Vorremmo si aprisse sempre di più a tutti gli interessati, il prossimo anno punteremo a una maggiore comunicazione in questo senso.

Sarà prematuro chiederlo, ma ha già in mente qualcosa per l’anno prossimo? Sarà sempre Ferrara la sede di Altroconsumo festival?
Seguiremo come sempre il mondo e, anzi, cercheremo di anticiparlo. Saremo sempre di più in collegamento con le persone, attraverso i gruppi d’acquisto e i test avviati insieme al pubblico nei giorni del festival. Vogliamo essere proiettati verso una nuova generazione di consumatori, più matura. Quanto a Ferrara, vogliamo esserci e ci saremo. È una città sensibile a questo tipo di iniziative e che vuole offrire ai propri cittadini una crescita culturale. Ferrara ci ha messo a disposizione queste location, cosa che non è scontata per niente. È un posto piacevole, di cultura.
E poi è la città delle biciclette, il suo centro è ecosostenibile per natura.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com