Eventi e cultura
26 Maggio 2015
I Campana lasciano per "divergenze di vedute". Pronta a subentrare l'associazione Puedes di Rebecca Bottoni

Il Ferrara Music Park cambia nome e gestore

di Mauro Alvoni | 3 min

Lo show di Poltronieri al Ferrara Music ParkParlano di “decisione sofferta ma inevitabile”, di una “scelta aziendale dettata da divergenze di vedute per quanto riguarda la conduzione e l’organizzazione del festival”. La famiglia Campana, titolari del ristorante L’Archibugio, abbandona così il Ferrara Music Park, dopo anni di gestione dell’area del sottomura conosciuta in passato come Buskergarden. Il festival estivo – tradizionale ritrovo per giovani e famiglie con i suoi intrattenimenti di musica e spettacolo e il suo spazio ristorante – tuttavia non verrà cancellato, ma cambierà gestione, come confermato dagli stessi organizzatori del Ferrara Buskers Festival, titolari dello spazio, che si occupano dell’affidamento a titolo oneroso del progetto.

Sui nuovi gestori non vi sono ancora conferme ufficiali, ma è praticamente certo che fra questi figurerà l’associazione culturale Puedes- Arti e divertimento, di cui è responsabile Rebecca Bottoni, la figlia del direttore artistico del Buskers Festival, Stefano Bottoni. L’associazione Puedes potrebbe comunque non essere l’unico gestore, dato che al Fbf è arrivata un’offerta, che è ora oggetto di valutazione, anche da un’altra realtà.

I motivi che hanno portato i Campana, e in particolare il figlio Nazareno, a rinunciare all’ottava edizione del Ferrara Music Park, è in parte legato alla novità introdotta dal Comune con i bandi per la gestione dei gazebo durante il Ferrara Buskers Festival (in passato quasi tutti gestiti dai Campana per compensare i costi del Ferrara Music Park) e in parte dalla richiesta giudicata eccessiva per la gestione dell’area del sottomura. “Per Ferrara Music Park e gazebo – spiega Nazareno Campana – offrivamo 30 mila euro, oltre all’apporto di uno sponsor da 27mila euro. Quest’anno per la sola area del sottomura abbiamo offerto 15mila euro, che dovevano però essere comprensive anche del noleggio di alcune tende di Gigi Russo (direttore organizzativo del Ferrara Buskers Festival), che prima di noi gestiva l’area come Buskergarden. Ci hanno risposto di aver avuto un’offerta più alta di circa 5mila euro, escluso il noleggio tende. A quel punto abbiamo deciso che non potevamo starci dentro, soprattutto senza la parte dei gazebo Buskers che bilanciava il tutto”.

Da ricordare che il ‘bando Buskers’ relativo agli stand su suolo pubblico per la somministrazione di alimenti e bevande in occasione del Buskers Festival è già stato aggiudicato: sono pervenute 10 offerte valide di gruppi diversi, provenienti da aziende della città, ma anche di altri territori, con i 10 lotti che sono stati tutti assegnati per un valore complessivo di 62.420 euro. Proprio l’adozione del sistema dei bandi è stato contestato dai Campana, che ora decidono di lasciare anche il Ferrara Music Park ringraziando “l’amministrazione comunale e l’associazione Buskers Festival per questi anni passati assieme, durante i quali pensiamo di aver svolto un buon lavoro. Auguri a tutti”. In tutta questa vicenda per Nazareno Campana c’è almeno una cosa positiva: “Sembra che con il subentro della nuova gestione non venga mantenuto il nome ‘Ferrara Music Park’, il che ci potrebbe consentire un domani, chissà, di poterlo utilizzare altrove”.

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