Alcuni riscontri sull’operato virtuoso del sindaco Tagliani “costretto” alla manovra che, quest’anno porterà a un rincaro di Irpef e Imu 7,9 mln di euro decisi dalla giunta per far quadrare i conti del Comune di Ferrara.
Per questo sono scesi in piazza venerdì alle 18 le opposizioni: Gol, M5S, FdI, Forza Italia e Lega Nord. Questi partiti hanno sbagliato sia il momento che l’oggetto della loro protesta. Non doveva essere adesso (il 31 maggio si vota per le regionali) e contro l’attuale sindaco ma le “mani bucate” dei precedenti che hanno creato le condizioni per costringere Tagliani alle attuali manovre.
Già 13 anni fa – il 2 giugno 2002 – si leggeva sulla cronaca locale: “L’indebitamento del Comune è di poco superiore ai 270 miliardi di lire (139 mln di euro) “ due milioni di lire per ogni ferrarese , più di 100 mila lire di interessi per cittadino”. Debito che alla fine del 2010 raggiungerà i 162 mln di euro (cronaca locale Tavolazzi 13.2.2010).
Vi è motivo di ritenere che le “opposizioni” siano scese in piazza per pubblicità, ovvero “pro domo sua” (la prossima domenica si vota per le regionali). Motivi per contestare questo sindaco non ne avevano. Vedi cronaca locale 23 agosto 2012: “Tagliani incassa la medaglia (Italia Oggi) “Ferrara, comune virtuoso”. “Calo del debito record, da 167 a 128 mln di euro in tre anni”. All’epoca – tolto GOL – nessuno fiatò dell’opposizione.
Stefano Bulzoni