Gestione illecita di rifiuti edili, denunciate cinque ditte ferraresi
I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
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La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
Massimiliano De Marco, presidente e legale rappresentante della Servizi Ospedalieri Spa, società appartenente al Gruppo Rekeep di Bologna, è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste nel processo relativo alla fornitura di mascherine facciali filtranti Ffp2 all'Azienda Sanitaria Locale di Bari
Dalla collaborazione tra Avis Ferrara e Unife nasce "I mercoledì del Donatore Universitario" per cui gli studenti potranno donare in gruppo nei mercoledì pomeriggio
di Francesco Altavilla
Cosa succede nella rete? Tra privacy, reati digitali, un dibattito sulla proprietà nell’era di Internet. In un minuto su internet vengono caricate circa 72 ore di video su Youtube, vengono effettuate circa 4 milioni di ricerche su Google, si spediscono intorno ai 204 milioni di mail, si fanno 272 mila tweet e circa 2,5 miliardi di contenuti sono pubblicati su Facebook. Una massa di informazioni incredibile, ma quanto di questi dati è davvero in nostro possesso? Hanno provato a rispondere Enrico Fogli, ispettore capo della Polizia Postale di Ferrara, Ugo Bechini, notaio specialista in eredità digitali e Marino Cavallo, professore dell’Università di Ferrara specializzato in Marketing e Nuovi media. Il dibattito, organizzato nell’ambito del festival “Dire, Fare, Cambiare” e la presentazione del libro “La tua vita nella rete”, una delle guide pratiche di Altroconsumo, si sono svolti alla sala della Musica invece che al chiostro di San Paolo a causa del maltempo.
Il passaggio di molti dati alla rete a reso necessari alcuni accorgimenti nel disporre delle proprie informazioni. L’ispettore Enrico Fogli ha voluto sottolineare che “occorre fare grande attenzione a tutto ciò che si fa una volta connessi, dal momento che tutto è tracciato tramite l’Ip o Internet protocol adress”. I nuovi reati come il cyberbullismo e l’estorsione di denaro dietro la minaccia di pubblicare foto e video sessualmente espliciti (detto sextorcion) vedono, stando a quanto riferito l’ispettore capo Fogli, come fascia d’età più a rischio gli adulti “che conoscono meno il mezzo internet” rispetto ai ragazzi.
Ciò che è importante è dunque salvaguardare la propria privacy, ricordando però, come ha detto Ugo Bechini “dare la propria password di accesso non significa trasferire il diritto di proprietà sul bene protetto dalla password stessa”, un equivoco frequente, ha fatto presente il notaio, soprattutto per quanto riguarda i conti correnti bancari on line. L’evoluzione di certi beni come musica film, ma anche denaro e libri, prima legati a supporti fisici ed ora invece disponibili nella rete come beni immateriali pone invece una questione di proprietà che Bechini ha sintetizzato così: “un contenuto ci appartiene una volta che lo scarichiamo e lo salviamo su un dispositivo o su di un cloud, l’eredità di questi dati e questi file può essere regolata tramite un mandato post-mortem in cui si stabilisce la successione”.
“Nell’era di internet non si può sapere tutto” ha invece sostenuto il professor Cavallo, che ha ribaltato la questione del possesso dei dati telematici. “Nell’universo connesso e conversazionale, forse il più potente strumento di marketing, l’oggetto del business sono propri i dati, le informazioni” ha continuato il professore dell’Università di Ferrara. Una realtà informatica che apre però anche a nuove idee di business, la cosiddetta “wikieconomia” in cui piccoli progetti digitali possono diventare fonte di guadagno. Ed è stata questa l’iniziativa presentata da alcuni ragazzi che hanno frequentato il corso del professor Cavallo. Dal sito in cui poter vendere ed acquistare libri usati per l’università all’applicazione per sapere quanta coda c’è negli sportelli delle poste. Proposte utili che cercano di sfruttare le infinite risorse della rete e dell’immaginazione.
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