Eventi e cultura
23 Maggio 2015
Inaugurata la terza edizione ferrarese della rassegna che vuole capovolgere le regole di mercato

Altroconsumo, il Festival per “pensare insieme”

di Redazione | 3 min

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“Puntiamo molto sull’idea della collaborazione per fare insieme cose, per dettare le regole al mercato: condividere significa basarsi sulla fiducia e sulle relazioni, è capirsi al volo”: il metamessaggio, costruito con il passaggio del microfono ed uno sguardo reciproco tra la direttrice di Altroconsumo Rosanna Massarenti e Marco Pierani, responsabile delle relazioni istituzionali, scioglie l’attesa per l’inizio del Festival.

Nonostante la pioggia, un fitto gruppo di persone aspetta il tradizionale taglio del nastro della tre giorni che ha scelto, per la terza volta, Ferrara: un “momento d’orgoglio”, come introduce il vicesindaco Massimo Maisto, “per una città che ha il presuntuoso obiettivo di essere un luogo dove pensare insieme, ma forse non così tanto presuntuoso, visto che torna ad ospitare l’importante appuntamento nazionale della nuova generazione di consumatori”.

Mentre pianoforte, violoncello e voce intrattengono a ritmo Jazz i presenti, il Festival di Altroconsumo apre così le porte al pubblico alle 19.30, e lo fa presentando la mostra interattiva ospitata negli Imbarcaderi del Castello: l’esposizione, che vuole dimostrare la possibilità di un reale cambiamento, conosce una specifica articolazione a sposare i tre leitmotiv della terza edizione, “dire, fare e cambiare”.

I messaggi illeggibili alla sola luce bianca che si ritrovano nel primo Imbarcadero si svelano a mano a mano che la cromatura della luce cambia: la tecnica RGB (rosso, verde e blu, i tre colori primari, ndr) permette di mostrare il dire che prima si confondeva tra lettere e volti, evidenziando così la necessità di “provare nuovi modi di vedere le cose”. Ancor più esplicativo è la successiva installazione a caleidoscopio davanti alla quale grandi e piccini non possono che muoversi di qua e di là, agitando foulard colorati, per provare, e trovare, nuove prospettive. Poi il fare: la mostra comprende infatti la presentazione della 3D Ultimaker 2, la stampante della strat-up italiana 3D Italy capace di “sciogliere i polimeri e riporli a strati – spiegano – creando così oggetti tridimensionali a partire da una immagine costruita a pc”.

Altroconusmo, con il suo palinsesto denso e articolato che fino a domenica invaderà la città, vuole capovolgere le regole, proponendo “un consumatore attivo e partecipe del mercato – illustra Marco Pierani – così da poter giocare, quasi, alla pari con le multinazionali”: si passa dai gruppi d’acquisto – e quest’anno, per la prima volta, verrà presentato ‘Abbassa la benzina’, dedicato al petrolio – alla psicologia, dalla consulenza agli intrattenimenti per i più piccoli, passando per degustazioni e presentazioni letterarie (il programma in dettaglio è disponibile a questo indirizzo: http://www.altroconsumo.it/eventi/ferrara). Si vuole dunque rendere “consapevoli e informati” i consumatori, scopo che l’associazione Altroconsumo perseguirà, da quest’anno, non soltanto riferendosi ai propri soci ma “con il lancio di Altroconsumo Label che faremo proprio qui a Ferrara – continua Pierani – andremo a coinvolgere tutti”.

Informazione e parole, dunque, per il cambiamento: ben lo chiarisce l’installazione del terzo Imbarcadero curata dall’artista Sabrina D’Alessandro, che chiude la mostra. Vi è ricreato un “Ufficio Resurrezione Parole”, un vero e proprio ‘Libro delle parole altrimenti smarrite’ (quale è il titolo del volume della stessa artista) che fanno mostra di sé, e dei loro desueti significati, protette in apposite cornici. Tramite un semplice sistema di votazione, si può scegliere quale tra facitoio o ferace meglio descriva la nostra visione del futuro: l’obiettivo è proprio “partire dal passato, riscoprirle origini – spiega l’artista – e significati e volgersi al futuro”. Si rimarrà indecisi tra le molte parole bizzarre proposte: guizzipedo, redamato e oblioso non sono certo all’ordine del giorno.

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