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23 Maggio 2015
Lo scrittore ferrarese costruisce una 'mappa' del razzismo a cui bisogna ribellarsi

L’integrazione “disintegrata” di Enrico Losso

di Redazione | 2 min

Enrico LossoLo scrittore ferrarese Enrico Losso, tra i 25 autori vincitori della 13esima edizione del premio letterario “Racconti nella Rete”, ha appena pubblicato con Panda edizioni il romanzo “I disintegrati – La guerra di San Barbaso”, ambientato in un paese inventato (ma non troppo) del Veneto ai giorni nostri.

San Barbaso è una cittadina del Veneto che non sta sugli atlanti. Eppure, leggendo questo libro, pare di conoscerla, di averla attraversata mille volte, di averla intuita come fondale nell’ultimo servizio televisivo di cronaca nera. Enrico Losso ha saputo costruire sulla pagina un luogo che è molti luoghi insieme, una geografia fittizia capace di mappare il razzismo italiano con precisione e nettezza, fin dentro la coscienza di ciascuno. A San Barbaso l’odio, la diffidenza, il pregiudizio verso l’altro sono un meccanismo inesorabile e violento, al quale nessuno sembra potersi sottrarre.

Uno scenario dove anche l’accoglienza diventa sospetta e chi parla di integrazione, in fondo, sta solo dicendo che gli stranieri devono starsene buoni, al loro posto. Ma a San Barbaso, per una volta, i “diversi” scelgono di reagire, di non piegare il capo. La loro ribellione rompe gli equilibri, gli schemi mentali, anche quelli di chi si riteneva buono e comprensivo. E insieme agli equilibri della città, rompe anche le relazioni e i legami tra i protagonisti di questo romanzo ruvido e tagliente, che mette il lettore di fronte alle proprie ombre.

I protagonisti sono tre: Jacopo, omosessuale, che lavora in una grossa azienda del posto e Amedeo, impiegato all’Anagrafe, cinico e arrabbiato con il mondo. Entrambi dividono la casa con Agata, ragazza trentenne che fa mille lavoretti. La vicenda si svolge nell’arco di una settimana, in cui la vita dei protagonisti, e di tutto il paese, viene scossa dall’esplosione di una situazione sociale che è minata da tempo. La convivenza fra sanbarbasini italiani e stranieri non è integrazione, ma disintegrazione. Gli attriti portano a una guerriglia urbana.

A luglio è in programma anche una presentazione a Ferrara. La quarta di copertina l’ha scritta Wu Ming 2 che ha molto apprezzato il lavoro dello scrittore ferrarese.

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