Torna a Ferrara la Chamber Orchestra of Europe, venerdì 22 maggio ore 20:30, Teatro Comunale “Claudio Abbado”, per l’atteso e ultimo concerto della stagione 2015/2016 di Ferrara Musica, affidato alla bacchetta di uno tra i più ricercati e dinamici direttori d’orchestra contemporanei, Vladimir Jurowski, solista il celebre pianista Radu Lupu.

Prima orchestra residente di Ferrara Musica, definita dalla Bbc e dal Daily Telegraph come “la migliore orchestra da camera del mondo”, la Coe è formata da musicisti provenienti da tutta Europa e si è imposta sulle scene internazionali come uno dei più importanti e versatili ensemble contemporanei. L’orchestra ha mantenuto uno stretto rapporto con Ferrara, dove ritorna regolarmente per periodi di residenza a cui seguono prestigiose tournée internazionali. Il programma si apre con il doppio concerto per due orchestre d’archi, pianoforte e timpani H 271 del compositore ceco naturalizzato statunitense Bohuslav Martinů. Questo brano, scritto in Svizzera nel 1938 e commisionato dal musicista e mecenate svizzero Paul Sacher per la sua orchestra di Basilea, riflette le impressioni intense dalla vita personale del compositore e le vicende politiche del tempo.

Segue il concerto per pianoforte n. 24 in do minore K 491 di Wolfgang Amadeus Mozart, composto nel marzo 1786, una delle pagine più intense scritte dal compositore austriaco. Ad eseguirlo come solista sarà Radu Lupu, uno dei più grandi pianisti viventi, interprete raffinato e carismatico. La seconda parte del concerto apre con “Mládi”, suite per sestetto di fiati del compositore ceco Leoš Janáček, scritto nel 1924 dopo aver assistito a Salisburgo ad un concerto del famoso ensemble parigino Societé moderne des instruments à vent. Il brano è articolato in quattro movimenti, e costanti sono i riferimenti alla musica contadina morava, da cui Janáček attinge come sempre il materiale.

Chiude il concerto la Sinfonia in re maggiore Kv 504 “Praga” di Mozart. In questa sinfonia –  eseguita per la prima volta il 19 gennaio 1787 a Praga, dove il compositore era stato invitato a partecipare al grande successo della sua opera Le nozze di Figaro – Mozart arricchisce lo stile sinfonico, ormai posseduto in ogni suo aspetto, con la comunicatività immediata del linguaggio teatrale.