13 Maggio 2015
Nessun disservizio, ma volontari delle associazioni sorpresi dal nuovo allungamento dell'accordo: "Non ci dispiacerebbe essere informati meglio"

Ambulanze Ausl, nuova proroga e nuova sorpresa

di Ruggero Veronese | 3 min

ambulanza 4“La convenzione è stata prorogata fino ad aprile 2016? Non saprei come commentare: lo imparo adesso da voi”. Ad ogni telefonata, la risposta rimane la stessa: ben poche – per non dire nessuna – delle 11 associazioni di volontariato che si occupano del trasporto infermi dell’Ausl è a conoscenza della delibera pubblicata lunedì con cui l’azienda ha prorogato le vecchie convenzioni per il servizio ambulanze. Continua quindi – sperando che questo sia l’atto finale della vicenda – la situazione di caos organizzativo sorta il 29 aprile. Quando, alla vigilia dell’inizio della nuova convenzione, i responsabili dell’Ausl hanno telefonato alle associazioni e alla Croce Rossa Italiana per informarle del ‘dietrofront’ dell’Ausl al vecchio accordo. Accordo che, si scopra oggi dalla determina 430 sull’albo pretorio dell’azienda, essere stato ulteriormente prorogato anche per i prossimi 12 mesi. E tra volontari e operatori non manca chi si lascia scappare una battuta: “Mi sa che c’è un po’ di imbarazzo nell’Ausl: dopo quello che è successo forse si vergognano a telefonare”.

Una situazione che, è giusto premettere, non ha causato alcun disservizio per i cittadini, ma ha comunque scombussolato i piani di alcune associazioni che da un giorno all’altro hanno dovuto riorganizzare i propri dipendenti e volontari sul territorio provinciale, mentre c’è anche chi si è trovato in difficoltà temendo di dover improvvisamente annullare l’acquisto di ambulanze. Dopo il dietrofront dell’azienda le associazioni hanno incontrato l’Ausl il 4 maggio, lasciandosi con l’accordo di una proroga del vecchio accordo fino a fine anno. “Come commentare quello che è successo? – ci racconta una delle volontarie in servizio – Diciamo che i disagi per noi sono contenuti, visto che è sempre più semplice far continuare un accordo in essere piuttosto che passare a una nuova programmazione. Eravamo già organizzati per occuparci anche di altre postazioni, ma a quanto apre dovremo portare ancora pazienza”.

Tra le associazioni c’è chi non nasconde il proprio stupore per le motivazioni dietro questa ulteriore proroga: nella delibera dell’Ausl si leggono infatti le parole del responsabile del servizio, Flavio Ferioli, secondo cui “il breve lasso di tempo intercorso dalla nomina del sottoscritto come Responsabile medico del Servizio di Emergenza Preospedaliera, non mi ha consentito di valutare in maniera approfondita le modifiche organizzative conseguenti alla assegnazione delle convenzioni in base alle disponibilità espresse dalle associazioni”. Ma basta davvero il cambio di un dirigente per posticipare di un anno il termine di un protocollo in vigore dall’inizio del 2014, come se le valutazioni sul servizio dovessero ripartire da zero? “È un dubbio che condividiamo anche noi – confidano alcuni volontari -, ma Ferioli è una persona preparata ed evidentemente ha deciso di approfondire. Certo che non ci dispiacerebbe essere informati con più prontezza dall’Ausl quando si verificano questi cambiamenti”.

Sui problemi di comunicazione tra azienda e associazioni scende in campo anche il sindacato Uil – Fp, cui coordinamento “ha da sempre cercato – spiegano i rappresentanti – di dare il suo contributo per risolvere i problemi del settore di questi ultimi anni: dal prolungamento dei tempi di soccorso e incompletezze del sistema (come denunciato da operatori del 118 e di cui la stampa ha dato riscontro tra dicembre 2013 e gennaio 2014) sino a quest’ultima incredibile gestione, da parte di Ausl Ferrara, delle convenzioni 2015”.

 

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