Ennesimo blitz animalista contro il Palio con alcuni striscioni “di monito” e le immagini dei due cavalli morti durante la manifestazione del 2006 (Bao Nero e Blasco) affissi nella struttura del palco montato in piazza Castello da parte del gruppo 100%animalisti.
Il blitz è solo il preludio alla contestazione vera e propria che andrà in scena, come ormai ogni anno, il 31 maggio, nel giorno della corsa del Palio in piazza Ariostea, dove gli attivisti saranno presenti a poche decine di metri “per gridare la loro opposizione a questo dannoso e inutile evento”.
“Domenica 31 maggio a Ferrara si correrà ancora il Palio. Gli organizzatori – affermano i 100%animalisti – con disgustoso cinismo, non lo hanno sospeso neppure l’anno del tragico terremoto. Il Palio non fa parte di un’antica tradizione locale, come vorrebbero far credere: venne voluto negli anni ’30 dello scorso secolo, nientemeno che da Italo Balbo, per dar lustro alla “sua” città. Sospeso per decenni, venne resuscitato nel 1967 come attrattiva turistica. Altro che tradizione secolare. E anche se fosse, le tradizioni sbagliate vanno cancellate”.
“Ma a Ferrara – prosegue la filippica animalista – qualcuno vive ancora nel Medio Evo. Nel 2006, per l’incapacità e l’improvvisazione degli organizzatori, morirono due cavalli, e un terzo rimase malamente ferito. Ma anche in assenza di incidenti mortali, tutti i palii sono momenti nei quali i cavalli sono sottoposti a stress, a pericolo, costretti a correre su piste inadatte tra le urla della folla, frustati da fantini per i quali un cavallo è solo uno strumento di lavoro”.
Per il gruppo, “la corsa dei cavalli (e quella degli asini) di Ferrara va abolita, e così ogni altro Palio, a cominciare dal peggiore di tutti: quello di Siena. E’ un’esigenza di civiltà”, concludono i 100%animalisti
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