Cronaca
7 Maggio 2015
Franco Marani solleva il conflitto di attribuzione e chiama a testimoniare ministro, pm, giudici e avvocati

Presunto stalker in guerra contro il foro: “Denuncio la mafia forense”

di Ruggero Veronese | 3 min

tribunaleSarà la Corte di Cassazione a decidere sulla compatibilità ambientale . È successo però ieri mattina nel tribunale di Ferrara, dove un imputato per stalking, il 64enne Franco Marani, ha depositato la richiesta affichè il proprio processo venga spostato in un altra città. O, in alternativa, di essere difeso d’ufficio da un legale che non abbia nulla a che fare con il foro ferrarese. Il tutto chiamando a testimoniare un gran numero di facce note del foro ferrarese tra avvocati, giudici e pubblici ministeri.

Ad accusare Marani è l’avvocato David Zanforlini, assai conosciuto anche fuori dalle mura per il proprio ruolo al fianco di Legambiente nella vicenda del canile-lager di Green Hill, che ha assistito il 64enne in una ventina di diversi procedimenti per i reati più disparati (truffa, bancarotta, lesioni, emissione di assegni a vuoto, sequestro di persona), due dei quali terminati con la condanna di Marani. Nel 2007, al termine di un processo a Bologna che vedeva il cliente coimputato assieme alla madre, si consuma lo strappo: l’uomo viene giudicato colpevole, mentre la madre è assolta. Dopo la condanna Marani si sarebbe tenuto i soldi delle spese legali della madre, che viene a sua volta denunciata dal proprio avvocato per l’insolvenza. Un nuovo processo in cui Zanforlin viene chiamato a testimoniare. Il suo cliente non manda giù quello che vede come un tradimento da parte del proprio legale e dopo, avergli revocato il mandato, comincia a denunciarlo di un reato dopo l’altro.

Almeno quattro denunce penali, oltre che segnalazioni all’Ordine degli Avvocati, che ad ogni modo verranno sempre archiviate dalla magistratura e dal consiglio dell’Ordine. L’ultima goccia, per l’avvocato, arrivò quando il 64enne creò addirittura un sito web per pubblicare feroci post contro il proprio ex legale: per Zanforlini la misura era ormai colma e lo denunciò per stalking.

Ma secondo Marani è impossibile affrontare il processo a Ferrara e nella richiesta che ieri ha depositato in tribunale si leggono parole di fuoco rivolte al foro ferrarese, additato addirittura come ambiente mafioso: “Per i fatti di cui è causa, non ho mai avuto intenzione di arrecare danno all’avvocato Zanforlini, ma di denunciare la mafia forense che governa il foro di Ferrara e consente agli avvocati di agire al di fuori della legge, perchè si considerano al di sopra della legge”. E parallelamente al conflitto di attribuzione chiede di citare come testimoni giudici (Francesco Caruso, Franco Attinà, Silvia Giorgi), pm (Nicola Proto, Barbara Cavallo, Patrizia Castaldini), avvocati più o meno noti del foro, tra cui il presidente dell’Ordine a Ferrara Piero Giubelli, e addirittura il ministero della giustizia e la presidenza del Consiglio Nazionale Forense.

Ad acquisire l’atto in tribunale e a rimettere la decisione alla Corte è stato proprio il giudice Attinà, che si ritroverebbe nella più che insolita situazione di passare dal ruolo di giudice a quello di testimone nello stesso procedimento. Ma la decisione spetterà ora alla Cassazione.

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