Lettere al Direttore
6 Maggio 2015

M5S: “Tagliani chiarisca l’aumento delle aliquote”

di Redazione | 4 min

Non è trascorso nemmeno un anno da quando, a maggio 2014, il duo Tagliani-Marattin, dava fiato alle trombe in piena campagna elettorale proclamando: «Contrariamente a quello che continua a ripetere la vulgata, qui a Ferrara non abbiamo solo ridotto il debito, ma stiamo riducendo anche le tasse» e ancora: «sulla tassa rifiuti faremo risparmiare il 5% alle famiglie»

La storia parte all’ inizio del 2014 : “In questo Comune nel 2014 le tasse si abbassano, non si alzano Ricordiamo che il bilancio di previsione 2014 ha contenuto la scelta (unico Comune capoluogo in Italia) di abbassare di due milioni di euro l’addizionale Irpef sui cittadini ferraresi (pari ad una riduzione media del 15,3%)”.

Quei due milioni di risparmio vennero quantificati, spalmandoli su tutta la popolazione, in 20 euro a contribuente. L’allora assessore Marattin inaugurò così la tecnica renziana dei bonus di qualche decina di euro lasciati nelle tasche dei cittadini, anticipando il populismo del suo capo Renzi che degli 80 euro in busta ha fatto il punto di forza della politica economica del suo Governo.

Basta il buon senso, senza essere economisti o professori, per capire che in una situazione gattopardesca del”tutto cambia-nulla cambia”, peraltro condita di annuncite, quando elargisci risorse da una parte, le stai togliendo a qualcun altro. L’elenco di soggetti o delle categorie colpite da maggiori tassazioni o da minori agevolazioni per finanziare gli 80 euro è lungo, poiché 10 miliardi non escono certo dal cilindro , soprattutto quando la classe politica non fa l’unica cosa che libererebbe risorse e aumenterebbe equità e giustizia sociale: tagliare gli sprechi colossali ben noti, gli odiosi privilegi delle categorie protette e fermare la corruzione; voci che ammontano a cifre miliardarie come spesso tuona, inascoltata, la Corte dei Conti.

L’apice di questa situazione schizofrenica lo si raggiunge con la legge di stabilità del Governo spiegata da mesi con il mantra «abbiamo abbassato le tasse di 18miliardi» e «non ci sarà nessuna manovra fiscale». Un perfetto Renzi style che ora sta presentando il conto: non solo la manovra fiscale è stata di 36 miliardi, ma lo sbandierato abbassamento delle tasse, come la “vulgata” (e non solo) aveva capito da subito, in realtà si trasforma in un aumento secco di imposte e servizi a livello locale. Una beffa ignobile e un ulteriore colpo alle tasche già prosciugate dei cittadini, tanto più pesante in città e territori come il nostro che soffrono di cronica arretratezza per politiche clientelari, in cui la ragnatela tessuta del partito unico al potere da decenni, ha condizionato e frenato crescita e sviluppo di progettualità.

Nelle prossime settimane, dunque, accadrà in tutta Italia che i sindaci, come già previsto, annunciato e contabilizzato, costretti dalle catene del patto di stabilità e dai tagli della vuota politica di questo Governo, aumenteranno aliquote e servizi ai propri cittadini. Lo faranno tutti con atteggiamenti diversi, a seconda della parte politica di appartenenza. Quelli PD fingeranno costernazione e forse un po’ di imbarazzo, ma per il sindaco Tagliani che per mesi si è vantato di appartenere alla categoria degli amministratori virtuosi, sarà ancora più dura dover spiegare la marcia indietro come i gamberi sulle tasse locali. Ricordiamo: aumento addizionale IRPEF per tutti gli scaglioni di reddito che costerà ai cittadini ferraresi + 2.448.600 €; aumento aliquote IMU+ 5.396.400 €!

Per ora siamo alla richiesta di “sforzi di flessibilità e sacrifici ai cittadini”, ma ci sono alcuni lati oscuri da chiarire e diversi suggerimenti che daremo al sindaco Tagliani.

Un chiarimento dovrà arrivare quanto prima riguardo i reali vincoli addotti come giustificazioni dell’aumento delle aliquote, perché i conti sugli obiettivi del patto di stabilità non tornano: tra le cifre inserite nel bilancio previsionale 2015 e quelle dichiarate in più occasioni pubbliche e istituzionali dal Sindaco, c’è un divario che va immediatamente chiarito e approfondito.

Quanto ai suggerimenti, si potrebbe partire da un bell’esame di coscienza, da esternare con un po’ di umiltà (che spesso gli difetta), su alcuni passaggi del suo passato (sia come sindaco che come vice) non troppo lontano:

-lo scellerato derivato Dexia che ha bruciato milioni di euro, soldi di quegli stessi cittadini a cui si chiedono sacrifici e con l’eventualità (quasi certa) di perdere la causa ancora in corso per l’interruzione del contratto stesso

– il caso Lageder e la svendita delle azioni Hera

– la palese sponsorizzazione reciproca con la potente multiutility HERA spa, iniziata con la vendita a prezzi stracciati dei beni comuni per i servizi fondamentali (Agea, TLR, reti gas) e proseguita con la protezione, che dura tutt’ora, del regime di monopolio per i servizi acqua, rifiuti e teleriscaldamento.

L’elenco sarebbe lungo se tornassimo a tutta la mala gestione che negli anni ha prodotto il debito comunale che ancora grava per 100 milioni sulle spalle dei ferraresi o se indagassimo quanto spreco di danaro pubblico hanno prodotto i poltronifici delle Partecipate in tutti questi anni.

Se dunque la scellerata tecnica degli ultimi anni,che ha accomunato governi di destra, tecnici e di sinistra, continua ad essere quella di scaricare i problemi di reperimento risorse dal centro alle periferie e senza mai sfiorare “the untouchables”, quale magia dovranno inventarsi i sindaci del bel Paese per affrontare l’onda d’urto dell’imminente salasso di 10 miliardi a carico di INPS, eredità della signora Fornero?

Movimento 5 stelle Ferrara-Grilli Estensi

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com