Eventi e cultura
6 Maggio 2015
Conferenze, escursioni e spettacoli per scoprire i beni culturali e ambientali della città

Maggio Estense tra cultura e ambiente

di Elisa Fornasini | 4 min

OLYMPUS DIGITAL CAMERATre iniziative all’insegna della cultura, della storia e dell’ambiente per scoprire l’architettura razionalista di Ferrara, i giardini storici e i grandi alberi del centro storico, e il mito greco di Fetonte legato al nostro territorio. Tre iniziative apparentemente diversissime tra di loro ma accomunate dallo stesso palinsesto della terza edizione del “Maggio Estense” promossa dall’Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara in collaborazione con l’istituto per i Beni Culturali Ibc della Regione Emilia-Romagna, Garden Club Ferrara, associazione Evart e parrocchia di San Benedetto con il patrocinio della Ferrariae Decus.

“La rassegna propone un programma ricco di eventi e di collaborazioni – annuncia l’assessore Aldo Modonesi – a dimostrazione che in questi anni abbiamo costruito insieme un percorso importante di valorizzazione della nostra città che ha una storia e un tessuto urbanistico molto ricchi”. “Una città che si trasforma e che va tutelata – conferma il vicesindaco Massimo Maisto – con iniziative interessanti che convincono sempre di più noi ferraresi di quello che è Ferrara per dare uno slancio a 360 gradi del territorio, dalla sua manutenzione all’attrazione dei turisti. Il miglior tour operator è infatti il cittadino che parla bene della propria città perché una città che si vuol bene è una città più bella”.

Slogan sensazionalistici a parte, “il terzo Maggio Estense – sottolinea Francesco Scafuri, responsabile Ufficio Ricerche Storiche – toccherà in effetti tre luoghi importanti nella promozione della cultura diffusa come il cinema San Benedetto, il centro storico e la Porta degli Angeli”. Si comincia lunedì 11 maggio alle 16 al cinema San Benedetto con una conferenza dello stesso Scafuri su “L’architettura razionalista a Ferrara” che analizzerà, grazie ad una serie di rare e suggestive immagini, il percorso professionale e le opere principali di alcuni grandi ingegneri ferraresi del Novecento, come Giorgio Gandini, Girolamo e Carlo Savonuzzi, che nel corso degli anni Trenta progettarono edifici di grande pregio, autentici capolavori di architettura che oggi interagiscono perfettamente con i nuovi spazi urbani all’insegna del razionalismo.

“L’incontro, introdotto da un momento musicale a cura degli allievi del conservatorio Frescobaldi – anticipa Giuseppe Gorini della parrocchia -, sarà il centesimo ‘Tè letterario di San Benedetto’: un ciclo di incontri culturali e manifestazioni artistiche, che richiama 50-100 presenze ad appuntamento, nato nel 2004 per offrire alla cittadinanza il contributo della comunità di Sambe alla riscoperta di valori morali e civili insiti nella grande storia della nostra città”.

Dallo ‘sdoganamento’ degli aspetti meno conosciuti dell’architettura razionalista si passerà, sabato 16 maggio alle 10 con ritrovo nel giardino di palazzo Paradiso, a una “Passeggiata tra grandi alberi e giardini entro mura” per scoprire, a piedi o in bicicletta, giardini storici e grandi alberi: dal monumentale Ginkgo del giardino della biblioteca Ariostea all’hortus conclusus di palazzo Scroffa che custodisce uno splendido albero di Giuda e un maestoso Ginkgo, dalle robinie del sagrato della chiesa di San Girolamo all’area degli antichi Bagni Ducali dove si estendeva il giardino estense detto della Montagna e dove, ora, si può ammirare tra l’altro un magnifico platano. L’escursione tra storia e ambiente, curata dall’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna nell’ambito di “Vivilverde 2015” e dal Garden Club, vedrà come ‘ciceroni’ l’agronomo Giovanni Morelli e lo storico Francesco Scafuri.

Ultimo appuntamento sabato 23 maggio alle 18.30 davanti alla Porta degli Angeli con lo spettacolo “Fetonte, favola ma non troppo, per adulti”, a cura della compagnia I Racconti del Basilisco, per la regia di Sergio Altafini, che ha curato anche la sceneggiatura; tra gli interpreti Rosalba Sandri, mentre le opere e le installazioni sono di Paolo Pallara. “La rappresentazione – racconta Erika Scarpante, presidente della giovane associazione Evart che da febbraio gestisce la storica Porta degli Angeli – si ispira alla vicenda mitica di Fetonte, bellissimo e spavaldo adolescente, che rischia una deflagrazione universale a causa della guida incurante ed errata del carro del sole di suo padre Elio, e per questo Giove gli scaglia contro un fulmine e lo fa precipitare alle foci del Po-Eridano. Una figura della mitologia greca legata quindi alla nostra terra che verrà riproposta coinvolgendo diverse espressioni artistiche”.

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