Politica
6 Maggio 2015
Più critiche al governo che al Comune dalle tre principali sigle. Solo il segretario Uil informato del caso sollevato su queste pagine

Tasse, patto di stabilità e sindacati “rimandati”

di Ruggero Veronese | 3 min
Baiamonte, Atti, Zanirato

Da sinistra: Baiamonte (Cisl), Atti (Cgil), Zanirato (Uil)

Se le interviste funzionassero come le interrogazioni a scuola in questi giorni troveremmo parecchi rimandati, e non solo tra i banchi del consiglio comunale. Di fronte alla notizia delle false motivazioni fornite dall’amministrazione comunale per giustificare l’innalzamento delle tasse, ci si aspetterebbe infatti di trovare i sindacati sul piede di guerra e pronti alla mobilitazione. Così non è. Le considerazioni sull’aumento delle tasse finiscono per avere come unico bersaglio la politica nazionale del governo Renzi, che con il provvedimento degli 80 euro ha determinato un taglio di 1,2 miliardi di euro ai Comuni (2,9 milioni per Ferrara). E di fronte alla domanda sulla ‘distorsione’ dei dati relativi al patto di stabilità, operata dalla giunta Tagliani, la risposta dei segretari provinciali di Cgil e Cisl, Raffaele Atti e Paolo Baiamonte, non cambia: “Ci cogliete impreparati”.

L’unico ad aver seguito la vicenda, tra i segretari delle tre principali sigle sindacali, è Massimo Zanirato della Uil, che afferma di aver già mobilitato il sindacato per eseguire le stesse verifiche sui dati contabili illustrate da Estense.com. “Ammetto i miei limiti per quanto riguarda la normativa del patto di stabilità, che non è di facile lettura – è la battuta di Zanirato -, ma dopo aver letto la notizia ho attivato i miei collaboratori per una verifica sui conti del Comune. Venerdì abbiamo un incontro tra sindacati per discutere delle proposte all’amministrazione sulla manovra fiscale e sicuramente porterò all’attenzione anche questo tema”.

Per capire le posizioni dei sindacati bisognerà quindi aspettare venerdì, ma nel frattempo Zanirato mostra perplessità sulla manovra fiscale anche al di là delle motivazioni – vere o presunte – fornite da Tagliani e dall’assessore Vaccari. “Francamente – afferma il segretario Uil -, in particolare sull’aumento dell’addizionale Irpef non sono assolutamente d’accordo. Insieme alla Cgil abbiamo fatto uno sciopero generale non solo contro il Jobs Act, ma anche contro la manovra economica che il governo stava varando, dove il taglio complessivo era abbondantemente previsto. Se di sindaci in piazza – con o senza fascia tricolore addosso – non ne ho visto neanche uno, il perchè è chiaro: devono obbedire al loro ‘sindaco’, premier e capo. E adesso si trovano tutti gli escamotage per far ricadere tutta la tassazione sui cittadini”.

Chi non si addentra nel nodo delle cifre del patto di stabilità sono Cgil e Cisl: Atti spiega di aver ricevuto venerdì mattina la documentazione sulla manovra fiscale dall’amministrazione (la stessa consegnata poche ore dopo ai giornalisti e smentita su queste pagine) e che “avremmo fatto una valutazione prima dell’incontro con le altre sigle, venerdì”. Per quanto riguarda il caso esploso lunedì, Atti prende tempo: “Non ho ancora avuto modo di leggere gli articoli, in questi giorni sono a Milano per impegni con il sindacato”.

Risposta più articolata ma con lo stesso finale per Baiamonte della Cisl, che sottolinea però un dato di notevole interesse in termini di bilancio: i continui aiuti economici forniti dal Comune all’Asp. “L’aumento delle tasse per noi è sempre un tema abbastanza delicato, visto che significa prendere soldi dai cittadini, ed è vero che agli 80 euro di Renzi corrisponde un aumento della tassazione locale. Quindi siamo contrari, anche perchè su alcune spese, nonostante i tagli, occorrerebbe fare alcune verifiche. Lo dico in riferimento ai problemi dell’Asp (Azienda Servizi alla Persona), che ogni anno necessità di un’iniezione di liquidità. Già dai tempi di Sateriale si diceva ‘questo è l’ultimo anno, poi i conti torneranno in utile’, e invece siamo ancora a quel punto”. E per quanto riguarda il tema sollevato su queste pagine sulle cifre del patto di stabilità? “Purtroppo mi cogliete impreparato, non ho ancora avuto modo di leggere gli articoli”.

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