Eventi e cultura
3 Maggio 2015
Taglio del nastro e grande festa per l’iniziativa degli esercenti di via Mazzini

Così nasce un cielo di ombrelli

di Redazione | 4 min

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(foto di Eleonora Gavioli, Nicola Righetti e Silvia Franzoni)

di Silvia Franzoni

È già da qualche giorno che sui social network rimbalzano le foto dei colorati ombrelli di via Mazzini: il tam-tam non è soltanto degli utenti ferraresi perché, complici forse le tempistiche dell’installazione – avvenuta a ridosso del ponte del primo maggio – molti sono i turisti armati di cartina e macchina fotografica che non possono che stare con il naso all’insù. E non si tratta certo di un’iperbole: scesi in strada, la via che si apre in fondo a piazza Trento e Trieste pare preda di un incantesimo che imprigiona i colori a mezz’aria e la curiosità non trova freno alcuno, così ben presto ci si ritrova in via Mazzini, a guardare in alto, con il naso all’insù, letteralmente, le fila ordinate di ombrelli sospesi.

“Ora ne sono tutti convinti, è un successo” spiega la signora Fioresi della Tabaccheria di via Mazzini. Eppure coinvolgere i 48 esercizi commerciali che hanno risposto all’appello non è stato così immediato: “alcuni ne sono stati entusiasti subito, altri, beh, ci è voluto un po’ ma sono contenta, questa è una possibilità, un punto di partenza – spiega – il suo buon esito potrà esser da sprono per altre iniziative”. Lei, la signora Fioresi, del Cielo di ombrelli è un po’ la mamma: l’idea la culla da ottobre dopo aver visto le esperienze portoghesi di Aguela e quelle siciliane di Sciacca (Ag). Ed è al Comune dell’agrigentino che la signora Fioresi si rivolge direttamente: “ho chiamato per sapere come si fossero organizzati, quali permessi servissero, e il Sindaco, disponibilissimo, mi ha raccontato fosse stato un vero investimento”. Poi ha cercato il coinvolgimento del Comune di Ferrara – “e noi ne siamo stati subito elettrizzati”, spiega Cinzia Salmi dell’Ufficio Manifestazioni culturali del Comune – e di Hera, che ha sostenuto economicamente l’iniziativa; ha trovato la collaborazione di FEshion Coupon, che ne cura la pubblicità (sull’evento Facebook creato si contano già oltre 1600 partecipazioni), e si è avviata alla ricerca dei commercianti , dei permessi della Sopraintendenza, dei patrocini. Il suo impegno ha accompagnato l’iniziativa per mano fino a ieri, quando il sindaco Tagliani, nel viavai confusionario del sabato mattina, ha tagliato il tradizionale nastro rosso per inaugurarla. Così, fino al 30 giugno, si consegna alla città una via Mazzini costellata di ombrelli: sotto di questi, un mare di iniziative.

Le idee, “tante, tantissime, ma che non hanno ancora un calendario definito – concordano le organizzatrici – né una programmazione organica”, faranno di una volta così scenografica il teatro della loro realizzazione: “abbiamo ricevuto richieste da gruppi musicali e da attori – confessa con piacevole stupore Alessandra Scotti (FEshion Coupon) – per esibirsi in via Mazzini, e tantissime sono le foto che hanno superato i confini della città: abbiamo quindi indetto un contest fotografico, così che le foto finaliste possano essere esposte proprio qua, sotto gli ombrelli che ritraggono, e certo, ci sarà un premio per il vincitore”. Hera coglierà l’occasione per installare dei pannelli “informativi per trasmettere un messaggio di sostenibilità – illustra Maria Cristina Rovini (Hera) – su raccolta differenziata ed acqua, ma stiamo pensando anche a laboratori didattici per le scuole”. Basta aspettare che scenda la sera, però, perché, protetta dalle vele di tela, l’iniziativa si spogli delle aspettative.

Le tre ore di festa che battezzano il cielo di via Mazzini prendono avvio dalle 18, mentre i bar propongono lauti aperitivi e lo storico Bida i suoi famosi bomboloni con la crema di caffè. L’happy hour oltrepassa le vetrate, oltre lo spazio dei tavolini antistanti gli esercizi, è lì, nella strada, per strada, per la strada. Davanti alla Tabaccheria Fioresi, e più avanti, poco distante dalla libreria Ibs-Libraccio, si alzano e si fondono le esibizioni di Luca Gagliano e Fulvio Bertinelli (in luogo del giovanissimo Thomas Cheval, il più cliccato tra i concorrenti di The Voice of Italy che avrebbe dovuto esser presente ma che è stato rattenuto negli studi del talent show). Si respira un’aria leggera e allegra e l’occhio ancora corre al cielo: a fermare la ricerca dell’infinito è un colore, ora il rosso, ora il verde, che si perde nell’imbrunire. Una fotografia ancora, doverosa, e poi si continua la passeggiata, verso casa.

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