Economia e Lavoro
3 Maggio 2015
Da Ferrara una "carovana" di manifestanti per la manifestazione del 5 maggio a Milano

Sciopero scuola: “Difendiamo diritti, non privilegi”

di Redazione | 3 min

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sciopero scuola sindacalistidi Francesco Altavilla

Prosegue la mobilitazione dei sindacati della scuola contro il disegno di legge varato dal governo di Matteo Renzi. “La buona scuola” non raccoglie le simpatie di chi nella scuola lavora da anni e che lamenta “la totale chiusura del Governo a qualunque dialogo” come ha fatto presente Alessandra Zangheratti di Cisl scuola.

Le organizzazioni sindacali hanno quindi deciso, a livello nazionale, la proclamazione, per il 5 maggio, di uno sciopero generale del personale della scuola, cui hanno aderito Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams.

Le motivazioni e l’organizzazione logistica della “carovana” che partirà da Ferrara e raggiungerà Milano, una delle cinque città elette a sede delle manifestazioni, sono state rese note nella mattina di ieri sabato 2 maggio dai rappresentanti provinciali delle sigle sindacali.

Il 4 maggio terminerà infatti il ciclo di assemblee organizzate negli istituti scolastici al fine di coinvolgere il più possibile tutti i soggetti che hanno a che fare con l’istruzione primaria e secondaria, dai genitori agli studenti, dal personale ata, “colpevolmente ignorato nel ddl”, agli insegnanti di tutta la provincia in un percorso partecipato che “non è una semplice difesa di diritti acquisiti, come è stato insinuato – ha sottolineato Anna Rita Melloni di Gilda Unams – ma si tratta della difesa di diritti, non di privilegi, la volontà dei sindacati è quella di avviare un percorso di condivisione per modificare il testo del ddl, senza la frenesia di licenziare un testo di legge che ignora le opinioni di chi la buona scuola prova a farla ogni giorno”.

La contestazione, articolata su diversi punti del disegno di legge, ha come principali obbiettivi polemici il piano di stabilizzazione dei precari “un atto dovuto, ordinato dalla Corte di Guistizia Europea” ha precisato Paolo Accardo di Uil Scuola; la diminuzione del piano di investimenti per la scuola pubblica; l’introduzione della figura del dirigente scolastico “che godrà di una discrezionalità d’azione non normata né tantomeno regolamentata”, ha aggiunto Maria Giovanna Grazzi di Snals Confsal; per finire con la chiamata diretta del personale facendo riferimento ad “albi territoriali” senza passare da concorsi che avrebbero garantito “trasparenza e pari opportunità” e che “ignorano completamente le consuete pratiche di assunzione e le tutele costituzionali” ha aggiunto Hania Cattani di Flc Cgil.

“Abbiamo ricevuto la solidarietà e l’adesione allo sciopero del 5 maggio, anche da altre categorie, quali ad esempio i lavoratori dell’università, che nel prossimo autunno saranno interessati da un analogo processo riformatore, che alla luce di quanto prodotto per l’istruzione obbligatoria non fa ben sperare per il progetto di una “buona università”” ha concluso Hania Cattani.

Di seguito i contatti telefonici per le informazioni logistiche riguardo i trasferimenti verso Milano del 5 maggio:

Flc Cgil: 3481309798

Cisl scuola: 3488701069

Uil scuola: 3475032296

Snals Confsal: 3472413425

Gilda Fgu: 0532206281

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